A sorte. Il manoscritto 2 recita bogurl; (stampato benachala) quindi il sortito della Vulgata . (Kennicott) --- Ebraico, "quando farai cadere la terra", che di solito implica per sorteggio: eppure la partizione non è stata fatta così, (cap. xlviii. 1.) né affatto, (Calmet) altrimenti il ​​profeta potrebbe menzionare come i lotti sarebbero caduti a Dan, nel nord, ecc. (Haydock) --- Gli ebrei o non potevano obbedire, o non consideravano questo un comando.

Se fossero tornati tutti insieme, probabilmente l'avrebbero messo in atto. Ma molti di loro preferirono rimanere dove avevano ottenuto un insediamento, e il resto tornò solo in piccoli gruppi, alcuni non prima del regno di Alessandro [il Grande]. Coloro che arrivarono per primi, occuparono il più possibile i loro antichi limiti, 1 Esdras iii. 1., e 2 Esdra viii., e xi. (Calmet) --- Mille: canne o cubiti.

(Challoner) --- Molti preferiscono quest'ultimo, che è specificato [in] ver. 2., (Haydock) in quanto concorda con le dimensioni del tempio, cap. xlii. 16. Se si intendesse canne o toise, la città sarebbe sproporzionata col resto delle divisioni: 50.000 farebbero 25 leghe, di 2.500 passi ciascuna; e se ogni tribù ne avesse tanto, il paese doveva comprendere 325 leghe, mentre da Emath a Cadesbarne (cap.

xlvii. 17.) là a[sono?] non oltre 150. (Calmet) --- Per farci un'idea della spartizione proposta, dobbiamo supporre che il paese arrivasse da un po' a nord di Emesa, sull'Oronte, a Cadesbarne a sud, e dal Mediterraneo a Damasco, o poco più a est, e oltre le sorgenti di Jazer. 1. Dan, 2. Aser, 3. Neftali, 4. Manasse, 5. Efraim, 6. Ruben, 7. Giuda, aveva porzioni circa uguali a quelle previste per 8.

il tempio, i leviti e il principe, i cui limiti meridionali arrivavano quasi ad Accaron e al Mar Morto. 9. Beniamino, 10. Simeone, 11. Issacar, 12. Zabulon e 13. Gad, avevano ciascuno circa la metà della quantità delle altre, sebbene le tribù occupassero l'intera estensione da est a ovest, essendo le loro sorti delimitate da paralleli Linee. Tra Giuda e Beniamino fu assegnato al tempio un quadrato di 500 cubiti; un altro quadrato di 4.500, o 18.000 di circonferenza, stava intorno al primo per la città dei Leviti: intorno a questo c'erano sobborghi larghi 250 cubiti, circondati da mura e con tre porte per lato.

Poi dimoravano i loro servi laici, in uno spazio largo 5.000 cubiti e lungo 25.000, da est a ovest. Un appezzamento di terreno a nord ea sud, sufficiente a completare questa piazza doveva sostenerli con vettovaglie. A oriente del Giordano, ea occidente di questa piazza per i sacerdoti e per i loro servi, due porzioni quasi di eguale grandezza ad essa furono stanziate al principe. La sua sorte era lunga 25.000 cubiti e larga 12.500, cap. xlviii. 21. Vedi il piano di Calmet. (Haydock) --- Circa. Non poteva essere alienato ai privati, o per qualsiasi altro scopo. (Worthington)

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