peccato. Riconosco la mia fragilità. (Menochio) --- Come posso ottenere riparazione? (Calma) --- Gli amici di Giobbe sostenevano che fosse colpevole. Ma non acconsente nella loro conclusione, che queste sofferenze furono proprio in punizione di qualche delitto, sebbene riconosca che non è privo di colpe. (Haydock) --- Shall. Ebraico anche, "che cosa ti ho fatto?" Mi sono solo fatto male. Ma questo ragionamento è irrilevante.

Sebbene Dio non perda nulla con i nostri peccati, non sono meno offensivi per lui, poiché il ribelle fa tutto il possibile per disturbare l'ordine che ha stabilito. Il peccatore somiglia infatti a quelle persone brutali, che scagliano contro il sole dardi, che cadono sul loro stesso capo, cap. ii. 8. (Calma) --- Di fronte, come un calcio a cui sparare. (Haydock) --- Me stesso. L'ebraico era precedentemente "per te", finché gli ebrei non lo cambiarono, come meno rispettoso.

(Gaetano) --- I Settanta leggono ancora, "e perché sono un peso per te?" (Haydock) poiché ho la necessità di lamentarmi, a mia difesa. (Calma) --- Getto il mio dolore sul Signore, affinché possa sostenermi, Salmo liv. 23., e 1 Pietro v. 7. (Pineda)

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità