Guai a voi. Gesù Cristo qui condanna, con linguaggio forzato, i principali vizi dei farisei, cioè. la loro ipocrisia, falsa devozione, sconfinata ambizione, insaziabile avarizia, falso zelo e ignoranza nel decidere sui casi di coscienza. San Luca rappresenta il nostro Salvatore mentre dice questo ai farisei a cena; (Cap. xi.) così che Cristo deve aver ripetuto queste cose in tempi diversi; o, S.

Matteo, secondo l'usanza, deve averle aggiunte ad altre parole del nostro Salvatore, le quali, sebbene pronunciate in altra occasione, avevano qualche collegamento con lo stesso argomento. Invano vi vantate, farisei, della vostra santità esteriore. Non immaginate che la fornicazione, l'adulterio e altre azioni siano gli unici peccati a cui prestare attenzione; e che l'orgoglio, l'avarizia, l'ira e altri peccati spirituali non hanno importanza.

Colui che ha fatto il corpo, ha fatto anche l'anima; ed è di uguale conseguenza che entrambi siano mantenuti puri e liberi dal peccato. (Nicholas de Lyra.) --- A somiglianza della coppa e dei sepolcri imbiancati, come anche quella di costruire i sepolcri dei profeti, mostra che hanno fatto tutte le loro azioni apposta per essere visti dagli uomini, e che questo era il loro unico motivo in tutto ciò che facevano. (Idem. [Nicholas de Lyra.

]) --- Come l'amaro rotolo di Ezechiele, abbiamo qui un terribile elenco di sventure, come altrettanti fulmini, contro l'ipocrisia, l'avarizia, l'ambizione e ogni amaro zelo. Dovremmo stare attenti a non permettere che erbacce così selvagge crescano nel nostro suolo, con rovina di ogni bene.

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