Quale... dei due, disse loro Pilato, avrete liberato? San Marco ci dice che, su istigazione dei sacerdoti, il popolo chiese Barabba. Non fu una piccola delusione per Pilato. Che dunque, disse, devo fare di Gesù? Tutti rispondono, sia crocifisso. In san Luca, crocifiggilo, crocifiggilo. Che male ha fatto? rispose Pilato; e ciò ripeté tre volte, secondo S.

Luca, XXIII. 22. --- Qui in ordine seguì la crudele flagellazione del nostro benedetto Salvatore, alla quale Pilato acconsentì, sperando di commuovere il popolo. Questo è stato eseguito con la massima crudeltà. Poiché radunarono tutta la schiera di soldati, di solito circa 600. E gli fecero una ferita dalla testa ai piedi. Allora gli fu gettato sulle spalle un mantello scarlatto o porpora: e fasciando o inghirlandando una corona di spine, i.

e. torcendo spine aguzze, con una certa somiglianza di una corona, gliela premettevano violentemente sul capo; e lo colpirono a loro piacimento con una canna, o bastone, che gli avevano posto in mano, invece di uno scettro; e inginocchiandosi con scherno, disse: Salve, re dei Giudei. --- Quando i soldati ebbero trattato Gesù in questo modo barbaro, Pilato stesso lo presentò in questa condizione al popolo dicendo: Ecco l'uomo.

Immaginava che la loro furia non si sarebbe mutata in pietà: ma continuavano a gridare: Crocifiggilo! crocifiggilo! Prendilo tu, disse Pilato, e crocifiggilo; poiché non trovo in lui alcun crimine. I Giudei allora risposero: Noi abbiamo una legge: e secondo la nostra legge, egli deve morire; perché si è fatto Figlio di Dio. A questo Pilato ebbe più paura, per timore che forse fosse discendente degli dèi, come i romani credevano che fossero i loro eroi.

Tornò al palazzo e chiese di nuovo a Gesù: donde sei? Gesù non gli diede una risposta diretta, ma gli disse che non avrebbe potuto avere potere su di lui, a meno che non gli fosse stato concesso dall'alto. Pilato era ancora molto desideroso di metterlo in libertà, specialmente quando sua moglie gli mandò un messaggio di non avere nulla a che fare con quel giusto uomo, perché aveva molto sofferto in sogno a causa sua.

(Matteo xxvii. 19.) --- I Giudei hanno percepito la grande inclinazione di Pilato a rimettere in libertà Gesù: perciò gli dicono chiaramente che se congeda quest'uomo, non è amico di Cesare: per tutti, essi dire, che pretende di essere un re, contraddice Cesare. Ciò spinse Pilato più di ogni altra cosa, e con lui prevalse sia contro la giustizia che contro la propria coscienza, a condannare Gesù.

Temeva che qualche informazione privata potesse essere presentata contro di lui a Tiberio Cesare. Salì subito sul seggio del giudizio in un luogo pubblico e disse ai Giudei: Ecco il vostro re. Gridano, allontanalo, crocifiggilo. Devo crocifiggere il tuo re? disse Pilato. Essi rispondono: non abbiamo re che Cesare; rinunciando così al loro Messia. A questo Pilato cedette; e (vers. 24) si lavò la mano e disse: Io sono innocente del sangue di quest'uomo giusto: guardatelo. (Conam)

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