Ce n'è uno solo, e non ce n'è un secondo, essendo il riferimento a un uomo senza parenti né amici; sì, non ha né figlio né fratello, nessuno legato a lui da vincoli naturali, essendogli quindi imposta la necessità di farsi degli amici con altri mezzi; eppure non c'è fine a tutto il suo lavoro; né il suo occhio è soddisfatto delle ricchezze, continua a bramare nuovi tesori, sebbene in esso non ci sia scopo per lui; né egli dice: Per chi lavoro e priva l'anima mia del bene? Non smette mai di pensare che accumulare tesori sia pura follia. Anche questa è vanità, un'esibizione vuota e inutile, sì, è un duro travaglio.

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