Il libro di Ester

introduzione

Il Libro di Ester prende il nome dal personaggio principale della storia che racconta, la fanciulla ebrea Ester (Stella o Giovane Donna), conosciuta anche come Hadassah (Mirto, Sposa). Dopo essere stata allevata come figlia adottiva di Mardocheo, uno degli ebrei rimasti a Babilonia dopo il ritorno dei primi esiliati nella città dei loro padri, Ester fu elevata alla dignità di regina dell'impero persiano, dopo Assuero, o Serse, aveva ritenuto necessario ripudiare Vasti, la prima regina, per aperta insubordinazione.

Nella sua posizione di regina, Ester fu usata dal Signore come Suo strumento per sventare i piani omicidi del malvagio Haman e per liberare il popolo ebraico dallo sterminio per mano dei suoi nemici. Il Libro di Ester quindi non solo racconta la meravigliosa liberazione del popolo eletto di Dio, dal quale doveva venire il Messia, ma spiega anche l'origine della festa di Purim (Festa dei Lotti), come fu poi osservata nella Chiesa ebraica.

Sebbene, come noterà il lettore attento, il nome di Dio non compare nel libro, tuttavia la provvidenza di Dio è enunciata in ogni capitolo, in ogni pagina. L'Assuero della storia è senza dubbio il re persiano Serse (485-465 aC). L'autore del libro non è noto; gli studiosi menzionano sia Mardocheo che Esdra come probabili scrittori. Dall'intero libro stesso e da tutti i suoi dati esatti risulta che sia stato scritto subito dopo che erano emersi gli eventi ivi narrati, probabilmente verso la metà del V secolo avanti Cristo.

Può essere facilmente diviso in tre sezioni, vale a dire, quella che racconta come Ester divenne regina, quella che racconta l'ascesa di Haman e il suo complotto omicida contro i Giudei, e quella che dà un resoconto della liberazione dei Giudei.

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