Giobbe 3:1-10

GIOBBE MALEDICE IL GIORNO DELLA SUA NASCITA. Finora Giobbe aveva soppresso tutti i pensieri di ribellione contro Dio, ogni idea di insoddisfazione e impazienza per le vie di Geova. Ma ora dà prova di debolezza.... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:1

Dopo questo aprì la bocca a Giobbe, in modo formale, con deliberazione e gravità, secondo l'usanza degli antichi saggi, E MALEDISSE IL SUO GIORNO, cioè il giorno della sua nascita.... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:2

E Giobbe parlò e disse, con uno sfogo selvaggio e ardito, che mostrava che era impaziente delle afflizioni poste su di lui da Dio, Cf Geremia 20:14 ,... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:3

Perisca il giorno in cui sono nato, e la notte in cui è stato detto: C'è un bambino concepito, piuttosto, "la notte che ha detto", perché quella notte è personificata come testimone e messaggero del male.... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:4

Che quel giorno sia tenebra, sia coperto dalle ombre eterne della morte; DIO NON LO GUARDI DALL'ALTO, in alcun modo lo interroghi, come interessato a un tempo così esecrabile, NÉ RISPLENDA SU DI ESSO LA LUCE, dovrebbe essere escluso per sempre dalla luce della presenza di Dio.... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:5

Che l'oscurità e l'ombra della morte la macchino, la più fitta oscurità, la più profonda oscurità della morte che la reclama e la copre come cosa impura; CHE UNA NUVOLA ABITI SU DI ESSA, accampandosi su di essa, oscurandola e nascondendola per sempre; LASCIA CHE L'OSCURITÀ DEL GIORNO LO TERRORIZZI,... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:6

Quanto a quella notte, si impossessi di essa, l'oscurità eterna la tenga in suo possesso; NON SI UNISCA AI GIORNI DELL'ANNO, anzi, «non si rallegri della sua esistenza tra i giorni dell'anno», come uno di una gioiosa truppa di notti che marcia in processione scintillante; CHE NON ENTRI NEL NUMERO DE... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:7

Ecco, che quella notte sia solitaria, o, più forte, "Guarda, quella notte!" Sia sterile, e quindi completamente desolato, senza una voce festosa; CHE NESSUNA VOCE GIOIOSA VI ENTRI, non un solo grido di giubilo come sopra la felice nascita di un bambino gradito.... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:8

Lo maledicano che maledicano il giorno, gli antichi stregoni, la cui interdizione si credeva stregasse un giorno per farne un giorno di sventura, CHE SONO PRONTI AD ALZARE IL LORO LUTTO, letteralmente, «coloro che sono abili nel destare up leviathan", il grande drago di cui gli antichi credevano di... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:9

Che le stelle del suo crepuscolo siano oscure, rifiutando di essere gli araldi dell'alba e continuando così l'oscurità; CERCHI LA LUCE, MA NON L'ABBIA, condannata alla maledizione eterna delle tenebre; NÉ LASCIA CHE VEDA L'ALBA DEL GIORNO, letteralmente, "le ciglia dell'alba", da cui potrebbe essere... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:10

perché non ha chiuso le porte del grembo di mia madre, impedendo così il suo essere concepito e nato, NÉ HA NASCOSTO IL DOLORE AI MIEI OCCHI, perché se non fosse mai nato, non sarebbe stato afflitto ora da questa sofferenza. Fu uno sfogo impaziente che, sebbene non diretto a Dio in modo assoluto, eb... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:11

Perché non sono morto dal grembo, subito dopo la nascita? PERCHÉ NON HO RINUNCIATO AL FANTASMA QUANDO SONO USCITO DALLA PANCIA?... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:12

Perché le ginocchia me lo hanno impedito? "Prevenire" è qui usato nel vecchio senso di anticipare, essere pronti, ha detto del padre, che ha preso in grembo il neonato, riconoscendo con gioia il figlio. O PERCHÉ I SENI CHE DOVREI SUCCHIARE? Detto della disponibilità, del desiderio ansioso, della mad... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:13

Per ora avrei dovuto sdraiarmi immobile e stare tranquillo, non infastidito da nessuna delle miserie che ora stava soffrendo; AVREI DOVUTO DORMIRE, nel sonno tranquillo della tomba; ALLORA FOSSI STATO A RIPOSO,... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:14

con re e consiglieri della terra, i più alti ufficiali dello stato, i consiglieri e ministri reali, CHE SI COSTRUIRONO LUOGHI DESOLATI, che si eressero ciò che si rivelò, non palazzi, ma rovine; ("I sentieri della gloria non portano che alla tomba";)... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:15

o con i principi che avevano oro, che riempivano d'argento le loro case, quelli che accumulavano per sé innumerevoli tesori;... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:16

o come una nascita nascosta e prematura che non ero stata, non esisterebbe affatto, COME BAMBINI CHE NON HANNO MAI VISTO LA LUCE. Tutti loro, i costruttori di grandi palazzi, i ricchi milionari, insieme ai bambini nati morti, entrano tutti nel resto della tomba, sia che questa sia decorata con una s... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:17

Là gli empi cessano di turbare, non essendo più impegnati nella rabbia; E LÀ GLI STANCHI, coloro che hanno sofferto miseria e afflizione in questa vita, stiano riposando , lontani da tutto ciò che ha affaticato le loro forze.... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:18

Là riposano insieme i prigionieri, quanti possono essercene; NON SENTONO PIÙ LA VOCE DELL'OPPRESSORE, nessun sorvegliante o sorvegliante li minaccia più.... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:19

Il piccolo e il grande sono lì, perché la morte rende tutti gli uomini uguali; E IL SERVO È LIBERO DAL SUO PADRONE. Il pensiero stesso del riposo e della quiete della tomba, con la sua salvezza dal dolore e dalla miseria, affascina Giobbe; si sofferma sul pensiero prima di continuare il suo lamento... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:20

Perciò è data la luce, cioè la luce della vita, A COLUI CHE È NELLA MISERIA E LA VITA ALL'ANIMA AMAREGGIATA, perché Dio dovrebbe continuarli in questa vita miserabile,... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:22

che si rallegrano enormemente, in un eccesso di giubilo, E SI RALLEGRANO QUANDO TROVANO LA TOMBA? È un grido di estrema angoscia che anela alla liberazione mediante la morte e non sa spiegare perché questa ambita liberazione sia negata.... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:23

Perché la luce è data a un uomo la cui via è nascosta, la luce della vita è continuata a un uomo indifeso e abbandonato come Giobbe, E CHE DIO HA NASCOSTO IN modo che non possa trovare la liberazione?... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:24

Perché il mio sospiro viene prima che io mangi, invece di mangiare e gustare il suo cibo è costretto a gemere nella sua miseria, E I MIEI RUGGITI SI RIVERSANO COME LE ACQUE, in un flusso costante, incessante, senza sollievo.... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:25

Perché la cosa che temevo grandemente è venuta su di me, se solo pensava a una cosa terribile, ne è stato immediatamente colpito, E CIÒ DI CUI AVEVO PAURA È VENUTO IN ME, se aveva paura di qualcosa, veniva immediatamente raggiunto per questo era obbligato a sopportare tutto ciò che aveva mai conside... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:26

Non ero al sicuro, né mi riposavo, né stavo tranquillo, allora era così turbato che non aveva né tregua né riposo; EPPURE ARRIVAVANO I GUAI, stavano venendo su di lui in un flusso infinito. Così anche i credenti sono talvolta sopraffatti dall'impazienza, lasciando il posto a espressioni piene di acc... [ Continua a leggere ]

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