il rifiuto del re

Giovanni 19:10-17

L'orgoglio di Pilato fu toccato da quel silenzio. Nella sua risposta nostro Signore si riferisce alla responsabilità relativa di coloro che hanno condiviso la sua condanna. Era come se dicesse: "Per quanto grande sia il tuo peccato, perdendo la tua posizione, è meno del peccato di coloro che mi hanno messo in tuo potere". Pilato allora si accorse della spira del male in cui era stato catturato. Aveva a che fare con una questione che toccava l'invisibile e l'eterno, ma la minaccia di denunciarlo a Cesare lo riportò improvvisamente agli aspetti terreni e umani del caso.

Con malcelata irritazione adottò la fraseologia dei sacerdoti e gridò: Ecco il tuo re! I Giudei toccarono il più basso abisso del degrado quando, calpestando il loro orgoglio nazionale, gridarono: Non abbiamo re all'infuori di Cesare! Pilato firmò i documenti necessari e si ritirò nel suo palazzo per essere stato lui stesso condannato.

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