La ribellione fu facilmente repressa e Sedechia fu catturato e portato a Babilonia. Il suo destino è tragico e terribile. Con gli occhi aperti e legato con ceppi, fu portato alla corte del suo vincitore come il tipo e il simbolo del popolo che si era ribellato a Dio ed era stato fatto a pezzi. Nel paese restava ancora un povero residuo di cui Ghedalia fu nominato governatore per un breve periodo. Dopo il suo assassinio, il resto fuggì in Egitto, e così la nazione chiamata a una peculiare posizione d'onore, divenne un popolo disperso e spellato, perdendo tutti i suoi privilegi a causa della sua incapacità di adempiere alle proprie responsabilità.

Dal lato umano il record si conclude con un tragico e disastroso fallimento. Per coloro i cui occhi sono fissi sull'eterno Trono è certo che lo scopo divino deve essere compiuto. In lunghi anni di servitù e sofferenza queste persone sono trascorse, ancora sotto la sorveglianza del loro unico e unico Re, e, secondo il patto di grazia, proprio da queste condizioni sono preparate per la cooperazione nei movimenti ultimi del potere Dio.

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