Veniamo ora al vero dispiegamento della natura di Babilonia e al resoconto dettagliato del giudizio che ricadrà su di lei. Il nome sulla fronte di Babilonia inizia con la parola "Mistero". Babilonia rappresenta l'intero sistema dell'empietà organizzata nella storia della razza umana. Nel suo corso è stato circondato da ogni sorta di splendore materiale, "disposto di porpora e scarlatto, e ornato d'oro, pietre preziose e perle". Attraverso i secoli, gli uomini che si sono allontanati dalla visione di Dio hanno visto solo la gloria materiale di ogni cosa.

Quando il veggente fissa la visione spaventosa, si meraviglia con grande meraviglia.

L'angelo procede quindi a spiegare il significato della visione. La bestia rappresenta l'autorità temporale che è stata la forza di ogni prostituzione spirituale. Le teste si riferiscono a potenze mondiali successive che erano sorte e cadute. I poteri esistenti e passati al momento della scrittura di Giovanni erano Egitto, Assiria, Babilonia, Persia e Grecia. Quella che allora esisteva era Roma, e ce n'era ancora una a venire. Rimasero dieci re che avrebbero finalmente agito con la bestia, avendo una sola mente con lui. Questi agiranno contro Babilonia, e anche contro l'Agnello, ma Egli li vincerà.

Molto sorprendente è la dichiarazione del veggente del predominio di Dio nelle parole: "Dio ha messo nei loro cuori di fare la Sua mente, e di venire in mente, e di dare il loro regno alla bestia". Così la spiegazione dell'angelo si conclude con una manifestazione della verità perpetua che ogni empietà porta in sé gli elementi della sua definitiva sconfitta e rovesciamento.

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