La prima parola dell'Esodo, "Ora", potrebbe essere resa con uguale accuratezza "E". Entrambe le parole servono a suggerire continuità. La storia della Genesi è ripresa in Esodo. Inizia registrando la prolifica e rapida crescita dei figli di Giacobbe in Egitto. Essi "furono fecondi... aumentarono abbondantemente... si moltiplicarono... divennero straordinariamente potenti... la terra ne fu ripiena". Si vede il progresso di Dio. Dopo i padri, i figli e il programma di Dio viene portato avanti.

Giacobbe e i suoi figli vivevano nei loro figli. Le loro colpe si sono perpetuate attraverso lunghe generazioni. È altrettanto vero che il principio di base della fede è continuato e, sebbene il fallimento si sia verificato spesso, sembrando sopraffare la fede, il principio vitale non è mai andato perso.

Nel racconto della schiavitù e dell'oppressione di queste persone, gli elementi umani e divini sono ugualmente evidenti. La politica del nuovo Faraone era politicamente egoista. Ha tentato di fermare la crescita e spezzare il potere delle persone. Quanto poco capiva la Forza infinita contro la quale si stava ponendo. Tutte le sofferenze patite da queste persone hanno guadagnato per loro quella forza che ancora oggi fa di loro un popolo che non può essere distrutto. Il lusso tende sempre alla debolezza nella vita nazionale, mentre la sofferenza irrigidisce e rafforza il carattere nazionale.

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