Veniamo ora alla seconda sezione del Libro, che dà conto della lettura speciale della Legge e della riforma che ne seguì. Ezra ora appare sulla scena. Ci sono state alcune speculazioni sul motivo per cui non è stato menzionato prima. Può darsi che fosse assente da Gerusalemme durante la prima parte dell'opera di Neemia, oppure può essere - il che forse è più probabile - che il lavoro già fatto fosse tale in cui non aveva parte diretta, e che ora apparisse in collaborazione con Neemia nel particolare tipo di lavoro che era particolarmente suo.

In questa sezione abbiamo il resoconto di un convegno religioso molto interessante e notevole. Il primo giorno ha visto il raduno del popolo. La frase "raccolti come un solo uomo" indica l'unità di intenti con cui erano venuti. Era una giornata dedicata alla lettura della Legge. Non si trattava semplicemente di leggere ad alta voce passaggi della Legge, o anche l'intero libro della Legge. Era una lettura, accompagnata da un'esposizione, e l'esposizione era intrapresa da uomini appositamente incaricati di agire con Esdra.

Sembrerebbe quasi che ci fosse prima una lettura pubblica, e poi una separazione dell'assemblea in gruppi, mentre i leviti nominati spiegavano e facevano rispettare i termini della Legge. È stato un giorno di convinzione, che ha provocato grande tristezza tra le persone quando sono diventate consapevoli del loro fallimento. Fu un giorno di conforto, perché Neemia e coloro che erano associati a lui insistettero. Il ritrovamento della Legge, e il ritorno del popolo alla sua considerazione, furono ragioni di gioia più che di tristezza.

È quasi impossibile leggere questo capitolo senza ricordare le parole del Maestro pronunciate molto tempo dopo: "Beati coloro che piangono, perché saranno consolati". Il secondo giorno ci fu un raduno più piccolo dei governanti, che vennero per comprendere più perfettamente la legge di Dio. Qui, come sempre, se tali incontri sono sinceri, si è fatta immediata applicazione nell'osservare la festa dei Tabernacoli.

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