'E mentre cercavano di ucciderlo, giunse notizia al capo capitano (chiliarca) della banda, che tutta Gerusalemme era confusa, e subito prese soldati e centurioni, e corse su di loro, ed essi, quando videro il capitano in capo ei soldati, smisero di battere Paul.'

"Mentre stavano cercando di ucciderlo." Ciò suggerisce che la loro intenzione era di picchiarlo a morte. L'idea sarebbe quella di "ripulire" il tempio distruggendo ciò che lo aveva contaminato. Fortunatamente per Paolo, quando iniziarono il processo di pestaggi mortali, la situazione fu segnalata al capitano in capo degli ausiliari in servizio nella Fortezza Antonia vicino al Tempio. Era prassi romana avere una forza forte (una coorte ausiliaria di circa 1.000 uomini, compreso uno squadrone di cavalleria) lì in tutte le stagioni in cui era probabile che ci fossero problemi a Gerusalemme, poiché erano fin troppo ben consapevoli di quanto facilmente gli ebrei potessero ' perdere le staffe'. E la Pentecoste fu una di quelle volte. E dalla fortezza era visibile il cortile dei Gentili dove ora si trovava Paolo.

Appena ricevuto il rapporto, il capitano in capo chiamò i suoi centurioni e i loro uomini (ce ne sarebbero sempre stati alcuni in servizio "pronto" proprio per una situazione del genere) e correndo giù per i gradini della fortezza si abbatterono sulla folla . Questa è stata un'azione ben provata. Era richiesto solo troppo spesso. E nel momento in cui la folla ha visto i soldati, ha smesso di picchiare Paul. Nessuno vorrebbe essere colto sul fatto ed essere visto come coinvolto personalmente. Potrebbe facilmente sfociare in un pestaggio per se stessi, anche solo come testimoni (i testimoni venivano regolarmente picchiati per assicurarsi che raccontassero tutto).

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