“Nella casa del Padre mio abbondano le dimore. Se non fosse stato così te l'avrei detto. Vado a prepararti un posto. E se vado a prepararti un posto, vengo di nuovo e ti accoglierò faccia a faccia con me stesso, affinché dove sono io, tu sia anche tu”.

Gesù poi si lega strettamente al Padre parlando di Lui come 'MIO Padre' (cosa che, come abbiamo già visto, Giovanni vede come indice di uguaglianza con Dio - Giovanni 5:18 ), e fa notare che Egli stesso ha piena autorità come a chi entra nella sua dimora eterna. Di conseguenza è la loro fiducia in Lui che può sfociare anche nella loro fiducia nel loro futuro, perché, come Egli spiega, Egli va a casa del Padre suo, e lì c'è ampio spazio anche per loro.

Il 'mone' greco può significare una stanza, una dimora, e quest'ultimo sembrerebbe qui essere l'enfasi. La sua "casa del padre" contiene probabilmente il pensiero più di una tenuta di famiglia con un certo numero di edifici, il luogo dove abita la "famiglia" più ampia, o di una grande abitazione con abbondanza di alloggi, costruita intorno a un cortile come la casa di il Sommo Sacerdote. L'enfasi è sul loro essere famiglia e sul fatto che ci sia molto spazio. Vengono alla casa di Suo Padre, la nuova Gerusalemme.

Per di più possono esserne certi più di ogni altra cosa sulla terra, che Lui, quando andrà, preparerà Lui stesso un posto per loro. Là, nella casa della famiglia di Suo Padre, ci sarà sempre un'accoglienza per loro. Il loro destino è sicuro. Quindi, qualunque cosa accada ora, possono essere fiduciosi per il futuro.

E sapeva che questa fiducia sarebbe stata necessaria. Perché sapeva che in futuro sarebbero stati respinti, torturati, picchiati e persino martirizzati. Era quindi necessario che avessero nel cuore la certezza che tutto sarebbe andato bene.

Né dovevano pensare di essere stati lasciati a guardare a qualcun altro, perché Egli sottolinea: "Sto tornando (per te)". L'enfasi qui non è tanto sulla seconda venuta quanto sul fatto che Egli tornerà per loro. Ritornerà e li porterà a casa di Suo Padre, dove condivideranno la gioia della sua presenza, essendo 'faccia a faccia' con Lui (pro con l'accusativo). Questo si riferisce sia alle Sue braccia che accolgono i suoi che muoiono, sia alla Sua seconda venuta quando viene per i Suoi (vedi 1 Tessalonicesi 4:14 ).

Per il cristiano la speranza è una doppia speranza, una certezza se viene la morte, e tuttavia un anelito piuttosto per la sua venuta. Ma in ogni caso dovrebbero attendere con impazienza il Suo ritorno nella gloria per finalizzare i propositi di Dio e riceverli alla Sua presenza.

Vuole che non solo siano sicuri di avere una casa in cui andare, ma anche che abbiano fiducia nel culmine riuscito dei propositi di Dio e la certezza che Egli avrà sempre a cuore i loro interessi. Quindi il Suo andare non significherà che li sta abbandonando. Né significherà che Egli è stato impotente costretto a lasciarli. Significherà piuttosto che Egli andrà per prendersi cura personalmente dei loro interessi e dell'eterno futuro per i Suoi.

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