'Ma essi tacevano e non gli risposero una parola, perché il comando del re era: 'Non rispondergli'.' Allora Eliakim, figlio di Chelkia, che era capo della casa, e Sebna lo scriba, e Joah, figlio di Asaf, il cancelliere, si avvicinarono a Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole di Rabshakeh».

Le sue parole furono ascoltate in un silenzio sdegnoso. Non diedero risposta perché Ezechia aveva comandato che non fosse data risposta. La questione non doveva essere decisa davanti al popolo ed era necessario tempo per riflettere. Il silenzio sprezzante fu anche una risposta agli insulti del Rabshakeh.

Così i tre andarono da Ezechia portando il messaggio che era stato loro dato, strappandosi simbolicamente le vesti per indicare il loro lutto per il contenuto del messaggio. Avviserebbe anche il re del fatto che il messaggio che portavano era negativo. E gli hanno detto quello che era stato detto.

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