Nonostante le loro pretese di essere altrimenti, dovrebbero riconoscere che erano semplicemente cattivi come i loro padri (23:29-33).

Insieme alla loro generazione, gli scribi ei farisei fecero un gran clamore riguardo ai devoti del passato erigendo e decorando le loro tombe e monumenti. Li faceva sentire che non erano come i loro padri che si erano sbarazzati dei profeti e dei devoti. Ma allo stesso tempo hanno respinto Giovanni Battista ed erano intenti a sbarazzarsi di Gesù. Non si rendevano conto che in tal modo erano colpevoli di aver rifiutato Qualcuno più grande dei profeti, poiché non erano spiritualmente sintonizzati. Così Gesù fa notare che erano essenzialmente proprio come i loro padri.

Analisi

a “Guai a voi, scribi e farisei, ipocriti! poiché costruisci i sepolcri dei profeti e adorni i monumenti dei giusti» ( Matteo 23:29 ).

b “E di': 'Se fossimo stati ai giorni dei nostri padri, non saremmo stati loro partecipi del sangue dei profeti'”. ( Matteo 23:30 ).

c «Così testimoniate a voi stessi che siete figli di coloro che uccisero i profeti ( Matteo 23:31 ).

b «Riempi dunque la misura de' tuoi padri» ( Matteo 23:32 ).

a “Serpenti, discendenza di vipere, come sfuggirete al giudizio della Geenna?” ( Matteo 23:33 ).

Nota che in 'a' cercano di fare un gran chiasso con i giusti morti, e parallelamente lo fanno perché sono come vipere che cercano di sfuggire al giudizio della Geenna. In 'b' essi affermano di non essere come i loro padri, e in parallelo Gesù dice loro che lo sono davvero, e sarcasticamente li esorta ad agire di conseguenza (come infatti stavano progettando in questo momento di fare). Al centro della 'c' c'è il fatto che mostrano continuamente di essere figli di coloro che uccisero i profeti.

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