«Io Terzio, che scrivo la lettera, ti saluto nel Signore».

Terzio è stato qui visto come l'amanuense di Paolo e aggiunge il suo saluto alla lettera. È probabile, visto lo stile paolino della lettera, che in questo caso i suoi doveri si limitassero a scrivere parola per parola secondo il dettato di Paolo, anche se spesso un amanuense poteva avere un impatto molto maggiore sullo stile di una lettera.

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