1 Corinzi 12. Diversità di doni ma lo stesso spirito. La questione dei doni spirituali era stata apparentemente sollevata nella lettera della chiesa. La tendenza a Corinto era di valutare i doni per il loro carattere appariscente piuttosto che per il loro carattere solido. Paolo capovolge la scala dei valori e sostiene che il vero criterio è l'edificazione piuttosto che l'esibizione. Si preoccupa anche di invocare la differenziazione della funzione come necessaria per la salute del corpo e di proteggere dal disprezzo il membro più umile, la funzione più comune, in quanto, ugualmente con la più alta, indispensabile al benessere dell'insieme. Ma nella sua espressione di coronamento esorta che tutti i doni sono privi di valore a parte l'amore.

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