2 Cronache 14:1-15

1 (13:23) E Abija s'addormentò coi suoi padri, e fu sepolto nella città di Davide; e Asa, suo figliuolo, egnò in luogo suo; e al suo tempo il paese ebbe requie per dieci anni.

2 (14:1) Asa fece ciò ch'è buono e retto agli occhi dell'Eterno, del suo Dio.

3 (14:2) Tolse via gli altari degli dèi stranieri, e gli alti luoghi; spezzò le statue, abbatté gl'idoli d'Astarte;

4 (14:3) e ordinò a Giuda di cercare l'Eterno, l'Iddio de' suoi padri, e di mettere ad effetto la sua legge ed i suoi comandamenti.

5 (14:4) Tolse anche via da tutte le città di Giuda gli alti luoghi e le colonne solari; e, sotto di lui, il regno ebbe requie.

6 (14:5) Egli costruì delle città fortificate in Giuda, giacché il paese era tranquillo, e in quegli anni non v'era alcuna guerra contro di lui, perché l'Eterno gli avea data requie.

7 (14:6) Egli diceva a quei di Giuda: "Costruiamo queste città, e circondiamole di mura, di torri, di porte e di sbarre; il paese è ancora a nostra disposizione, perché abbiamo cercato l'Eterno, il nostro Dio; noi l'abbiamo cercato, ed egli ci ha dato riposo d'ogni intorno". Essi dunque si misero a costruire, e prosperarono.

8 (14:7) Asa aveva un esercito di trecentomila uomini di Giuda che portavano scudo e lancia, e di duecento ottantamila di Beniamino che portavano scudo e tiravan d'arco, tutti uomini forti e valorosi.

9 (14:8) Zerah, l'Etiopo, uscì contro di loro con un esercito d'un milione d'uomini e trecento carri, e si avanzò fino a Maresha.

10 (14:9) Asa gli mosse contro, e si disposero in ordine di battaglia nella valle di Tsefatha presso aresha.

11 (14:10) Allora Asa invocò l'Eterno, il suo Dio, disse: "O Eterno, per te non v'è differenza tra il dar soccorso a chi è in gran numero, e il darlo a chi è senza forza; soccorrici, o Eterno, o nostro Dio! poiché su te noi ci appoggiamo, e nel tuo nome siam venuti contro questa moltitudine. Tu sei l'Eterno, il nostro Dio; non la vinca l'uomo a petto di te!"

12 (14:11) E l'Eterno sconfisse gli Etiopi davanti ad Asa e davanti a Giuda, e gli Etiopi si diedero alla fuga.

13 (14:12) Ed Asa e la gente ch'era con lui li inseguirono fino a Gherar; e degli Etiopi ne caddero tanti, che non ne rimase più uno di vivo; poiché furono rotti davanti all'Eterno e davanti al suo esercito. E Asa ed i suoi portaron via un immenso bottino;

14 (14:13) e batteron tutte le città nei dintorni di Gherar, perché lo spavento dell'Eterno s'era impadronito d'esse; e quelli saccheggiarono tutte le città; perché v'era molto bottino;

15 (14:14) fecero pure man bassa sui chiusi delle mandre, e menaron via gran numero di pecore e di cammelli. Poi tornarono a Gerusalemme.

2 Cronache 14:1 a 2 Cronache 16:14. Il regno di Asa (vedi note a 1 Re 15:8 ; 1 Re 15:11 ). La maggior parte di questa sezione non ha paralleli in 1 K.

2 Cronache 14:1 descrive la lealtà di Asa a Yahweh, le sue difese e il suo esercito. Per le immagini del sole in2 Cronache 14:5 cfr. Levitico 26:30 ; Isaia 17:8 ; Isaia 27:9 ; Ezechiele 6:4 ; Ezechiele 6:6 ; la parola ebraica è hammanim, colonne solari ( hamma è un'espressione poetica per il sole inIsaia 24:23 ;Giobbe 30:28 ), che erano usate in relazione al culto fenicio di Baal; questo culto era stato importato in Palestina (cfr1 Re 16:31 ss.).

2 Cronache 14:9 racconta la vittoria di Asa su Zera il Cushita. Questo pezzo si legge come un midrash su una narrazione di un fatto storico reale (vedi 1 Re 15:23 , dove vengono accennati atti non registrati di Asa).

Se il Cronista stesse qui usando la fonte stessa o un midrash su una parte della fonte, o se lui stesso abbia composto questo racconto midrashico, è una questione aperta. I Cushiti erano probabilmente un popolo che viveva in Arabia (vedi 2 Cronache 21:16 ).

2 Cronache 14:15 . tende di bestiame: un'espressione improbabile; probabilmente, come suggerisce la versione LXX, il testo non è in ordine; vedi l'ebraico di Genesi 4:20 .

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