E avverrà che chiunque sarà rimasto in casa tua verrà e si accucciarà da lui per un pezzo d'argento e un boccone di pane, e dirà: Mettimi, ti prego, in uno dei sacerdoti' uffici, per mangiare un pezzo di pane.

Chiunque sarà rimasto... si accovaccherà a lui per un pezzo d'argento e un boccone di pane. Che contrasto stridente con la sovrabbondanza di cui godevano i due figli di Eli! La punizione era adeguata alla natura del peccato.

Mettimi, ti prego, in uno degli uffici sacerdotali, cioè in una situazione inferiore o umile (cfr Ezechiele 44:10). È stato obiettato che c'è un'incoerenza in queste dichiarazioni; perché se i posteri di Eli, benché privati ​​del sommo sacerdozio, fossero stati ancora impiegati negli uffici comuni dei sacerdoti, avrebbero avuto diritto legale all'abbondante provvigione di cui era dotata la tribù di Levi. Ma la risposta è che un profondo sentimento di gelosia e rancore, come appare sia dalla storia sacra che da quella di Giuseppe Flavio, è esistito a lungo tra le casate rivali di Eleazar e Ithamar; sicchè, quando il ramo più antico fu restituito all'ascendente, alcuni de' sommi sacerdoti di quella stirpe potessero esercitare tale tirannia e violenza verso quelli che erano stati tanto a lungo loro concorrenti, da privarli degli uffici che ricoprivano; oppure potevano manifestare un tale spirito di insubordinazione e di inimicizia verso gli occupanti del sommo sacerdozio da perdere i loro privilegi. In entrambi i casi potrebbero essere costretti dalla pressione della povertà ad "accovacciarsi per un pezzo d'argento e un boccone di pane".

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