Tuttavia, nell'affare degli ambasciatori dei principi di Babilonia, che lo mandarono a indagare sul prodigio che si faceva nel paese, Dio lo lasciò per metterlo alla prova, affinché potesse conoscere tutto ciò che era nel suo cuore.

Negli affari degli ambasciatori ... Portarono un regalo ( 2 Cronache 32:23 ) (vedi le note a 2 Re 20:12 ), e una lettera di congratulazioni per la sua guarigione, in cui venivano fatte particolari indagini su il miracolo della retrocessione del sole, un fenomeno naturale che non poteva non suscitare grande interesse e curiosità a Babilonia, dove l'astronomia era tanto studiata. Allo stesso tempo c'è motivo di credere che proponessero una lega difensiva contro gli Assiri.

Dio lo lasciò, per metterlo alla prova... L'offesa di Ezechia non fu tanto nell'esibire le sue provviste e tesori militari, quanto nel non dare a Dio la gloria sia del miracolo che della sua guarigione, e condurre così quegli ambasciatori pagani a conoscilo.

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