E quelli che conducevano Paolo lo condussero ad Atene; e ricevendo l'ordine a Sila e a Timoteo di venire da lui in tutta fretta, se ne andarono.

E quelli che conducevano Paolo lo condussero ad Atene; e ricevendo l'ordine a Sila e a Timoteo di venire da lui con tutta la rapidità, se ne andarono. L'apostolo probabilmente desiderava la loro compagnia e il loro aiuto per rivolgersi a una sfera così nuova e grande come Atene. Di conseguenza si aggiunge che li "aspettava" lì, come se non volesse fare nulla finché non fossero venuti. Che siano venuti, non c'è motivo di dubitare (come fanno alcuni eccellenti critici).

Infatti, sebbene lo stesso Paolo dica ai Tessalonicesi che "riteneva bene essere lasciato solo ad Atene" ( 1 Tessalonicesi 3:1 ), aggiunge subito che "mandò Timoteo a stabilirli e a consolarli" ( Atti degli Apostoli 17:2 ); il che significa, sicuramente, che lo rimandò da Atene a Tessalonica.

Lo aveva infatti mandato a chiamare ad Atene; ma quando sembrò che lì si dovesse raccogliere poco frutto, mentre Tessalonica si trovava in uno stato troppo interessante per essere lasciata indifferente, sembra che abbia pensato bene di rimandarlo indietro. Le altre spiegazioni che sono state suggerite sembrano meno soddisfacenti. Timoteo raggiunse l'apostolo a Corinto ( Atti degli Apostoli 18:5 ).

Dispute ad Atene (17:16-21)

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