Allora il re, udendo queste parole, ne fu profondamente scontento di se stesso, e si decise a liberarlo da Daniele; e lavorò fino al tramonto del sole per liberarlo.

Allora il re ... era molto scontento di se stesso - per aver lasciato che si lasciasse intrappolare in un decreto così affrettato ( Proverbi 29:20 ). Da una parte era incalzato dall'immutabilità della legge, dal timore che i principi congiurassero contro di lui, e desiderasse consultarsi per la propria riputazione, per non sembrare volubile; dall'altro, per riguardo a Daniele, e per il desiderio di salvarlo dagli effetti del proprio decreto avventato.

E lavorò fino al tramonto del sole per liberarlo. Il re prese questo tempo per riflettere, pensando che dopo il tramonto Daniele sarebbe stato risparmiato fino al mattino, e che nel frattempo si sarebbe presentata una via di fuga. Ma ( Daniele 6:15 ) allora i congiurati si radunarono tumultuosamente, letteralmente, per impedire questo ritardo nell'esecuzione, affinché il re non cambiasse nel frattempo il suo decreto.

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