Se gli prende un'altra moglie; il suo cibo, le sue vesti e il suo dovere di matrimonio, egli non diminuirà.

Se prende un altro (moglie) х yiqach ( H3947 )] - prendere; cioè sposare ( Giudici 14:2 ). Poiché non vi è alcuna indicazione di un cambio di argomento, si deve considerare che il padre è inteso come 'prenderlo' х basso (H3807a)] - cioè, per suo figlio. Questo è decisamente preferibile alla resa nella Settanta [che ha ean de labee heautoo, 'prendere per sé' - una resa che avrebbe potuto essere ammessa se le parole fossero state prima di Esodo 21:9], "un'altra moglie". Non essendoci un termine corrispondente nel testo ebraico, il suo inserimento nella nostra versione è ingiustificabile, tanto più che la donna di cui si parla non è stata fatta moglie, poiché il suo padrone aveva rifiutato anche il fidanzamento. La clausola dovrebbe essere: 'Se sposa un'altra (donna).' Questa è la terza supposta contingenza.

Il suo cibo х shª'eeraah ( H7607 )] - la sua carne. Questa parola è usata in preferenza per х lechem ( H3899 )] pane, poiché si suppone che il padrone sia un capofamiglia importante o ricco, in circostanze per mantenere una concubina.

Il suo dovere di matrimonio , х wª`onaataah ( H5772 ) - una parola che non si trova in questa forma in nessun altro passaggio. È derivato dai lessicografi in modo diverso - da 'aanaah, opprimere, e seguito da 'ishaah ( H802 ), per umiliare una donna - senso che ovviamente non può sopportare qui; o dal verbo obsoleto, [`uwn, abitare-così che significherà convivenza.] La nostra versione è una traduzione letterale della Settanta, che vedeva la parola nella precedente accezione.

Quest'ultimo è preferibile, facendo valere la clausola così: il suo cibo, vestito e alloggio non si ritirerà. E il significato dell'atto è che se una povera ragazza ebrea, al servizio di un uomo di proprietà, fosse stata fidanzata come concubina a se stesso o a suo figlio, e uno dei due dovesse cambiare idea, non doveva essere trascurato, o sottoposto a cattivo uso: deve essere fornito per lei un mantenimento, adatto alla sua condizione di moglie designata, o la sua libertà immediatamente concessa.

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