E di notte si divise contro di loro, lui ei suoi servi, e li sconfisse, e li inseguì fino a Hobah, che è alla sinistra di Damasco.

E si divise contro di loro, lui ei suoi servi, di notte - [ebraico, wayeechaaleeq ( H2505 ), Niphal, fu diviso: construc. praeg., si divise; cioè, le sue forze, e ha fatto un attacco su di loro sotto copertura delle tenebre]. Giuseppe Flavio dice che, 'dopo aver marciato in fretta, la quinta notte Abramo venne sul campo del nemico prima che potessero armarsi: ne uccise alcuni mentre erano nei loro letti, prima che potessero sospettare alcun danno; e altri, che erano così ubriachi da non poter combattere, ma erano in grado di fuggire' ('Antichità', b. 1:10, sez. 1).

Si è diviso... di notte. Questa guerra tra i piccoli principi dell'antica Canaan è esattamente la stessa delle mischia e delle schermaglie tra i capi arabi ai giorni nostri. Quando un gruppo sconfitto decide di inseguire il nemico, aspetta che questi si addormentino profondamente; poi, poiché non hanno idea di porre sentinelle, si precipitano su di loro da diverse direzioni, abbattono i pali della tenda - se c'è un combattimento, è la mischia di una folla tumultuosa - ne segue comunemente il panico, e tutto il resto la gara si conclude con poche o nessuna perdita da entrambe le parti.

E li inseguì fino a Hobah, che è a sinistra di Damasco , cioè a settentrione. Damasco era una città molto antica. Per la bellezza e i vantaggi naturali della sua posizione, sarebbe, come dice Porter, tra i primi scelti per un'abitazione stabile nella Siria orientale, ed era evidentemente salito in importanza e celebrità quando fu menzionato come un segno per determinare la posizione di un altro posto. A Damasco, come si è già detto, iniziavano le grandi strade che formavano i mezzi di comunicazione tra la Siria e il nord; e quindi i fuggitivi da Abramo diressero lì la loro fuga.

In esso sono conservate molte tradizioni locali riguardanti Abramo; e' in un piccolo villaggio chiamato Burzeh, un'ora a nord della città, vi è un pozzo sacro, chiamato con il nome del patriarca, e tenuto in grande venerazione dai musulmani, poiché si ritiene che qui il patriarca adorasse quando si allontanò dall'inseguimento dei re che avevano saccheggiato Sodoma e portato via Lot' (Damasco di Porter, vol. 1:, p. 82).

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