Parola che l'Eterno pronunciò contro Babilonia e contro il paese dei Caldei per mezzo del profeta Geremia.

Dopo le previsioni di giudizio che Babilonia infliggerà ad altre nazioni, segue questa contro Babilonia stessa, la profezia più lunga, composta da 100 versi. La data della sua espressione fu il 4° anno di Sedechia, quando Seraia, al quale era stata affidata, fu inviato a Babilonia ( Geremia 51:59). Le ripetizioni in esso contenute rendono probabile che si tratti di profezie pronunciate in tempi diversi, ora raccolte da Geremia per consolare gli ebrei in esilio, e per rivendicare le vie di Dio, esibendo il destino finale di Babilonia, nemica del popolo di Dio, dopo la sua lunga prosperità. Lo stile, l'immaginario ei dialoghi ne dimostrano la genuinità, al contrario di chi lo nega. Mostra la sua fedeltà; sebbene fosse obbligato al re di Babilonia, ne doveva uno superiore a Dio, che lo ordinò di profetizzare contro Babilonia.

La parola che il Signore pronunciò contro Babilonia - (cfr Isaia 45:1 ; Isaia 46:1 ; Isaia 47:1 , dove già Isaia aveva predetto la caduta di Babilonia). Ma con l'avvicinarsi del tempo dell'adempimento, le profezie ora sono proporzionalmente più distinte di allora.

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