Non c'era una città che facesse pace con i figli d'Israele, tranne gli Hivvei, abitanti di Gabaon: tutte le altre presero in battaglia.

Non c'era una città che facesse pace con i figli d'Israele, tranne gli Hivvei, gli abitanti di Gabaon. È implicito in questa affermazione che se una delle tribù o del popolo di Canaan si fosse pentita e avesse abbandonato la propria idolatria, non solo sarebbe stata risparmiata, ma, come Raab, sarebbe stata incorporata nella nazione prescelta di Israele. Ma nonostante le schiaccianti prove dell'azione divina che accompagnarono il progresso degli Israeliti, i Cananei, con una sola eccezione, rifiutarono di riconoscere le meravigliose opere di Dio; e, invece di fare qualsiasi proposta di pace, o significare un desiderio per essa, formarono una falange unita di opposizione armata all'ingresso degli Israeliti.

In conseguenza di questa ostilità combinata e inflessibile, gli invasori li distrussero tutti. Tutti gli altri hanno preso in battaglia. Questa affermazione non è in contrasto con quella contenuta in Giosuè 15:63 (vedi la nota a quel passo).

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