Lamentazioni 3:26

I. La prima cosa è capire cosa si intende per "salvezza del Signore". La salvezza del Signore qui è qualcos'altro che la prima visione che un uomo peccatore ottiene di perdono e di pace, attraverso «il grande Dio nostro Salvatore». È la salvezza di cui l'uomo ha bisogno in ogni crisi della vita, dove soffre o ne è minacciato. E, in quelle prove, la speranza e la quieta attesa non entrano subito nel loro massimo esercizio. Finché i mezzi umani possono valere, è dovere dell'uomo, confidando nell'aiuto divino, impiegarli. La salvezza del Signore è quando tutti i mezzi immaginabili sono stati impiegati e hanno fallito.

II. La seconda cosa è considerare che cosa si intende con questi esercizi dell'anima verso la salvezza di Dio, "sperare e attendere tranquillamente". (1) Speranza: ( a ) Si può dire che il fondamento della speranza risiede nel desiderio. Si differenzia dal desiderio in questo, che il desiderio persegue molte cose che non possono mai essere per noi oggetto di speranza. Possiamo solo sperare che ciò che si sente sia possibile e ragionevole. Questa, dunque, è la prima cosa da fare per noi, se vogliamo rafforzare la speranza, per vedere che i suoi oggetti sono giusti e buoni, cioè conformi alla volontà divina e benefici per noi; possiamo impararlo consultando la parola di Dio e la nostra esperienza ponderata.

( b ) L'elemento successivo nella speranza cristiana è la fede. La speranza differisce dalla fede in questo, che noi crediamo in molte cose riguardo alle quali non speriamo. La speranza è fede con desiderio che indica gli oggetti. ( c ) C'è un terzo elemento da aggiungere per rendere forte la nostra speranza quella dell'immaginazione. (2) "Silenziosa attesa" o pazienza. È la parte della speranza cercare il futuro; è dovere della pazienza riposare con calma nel presente e non agitarsi. La pazienza è rafforzata ( a ) dalla fede, ( b ) dalla contentezza, ( c ) dalla calma attenzione ai doveri.

III. Considera il vantaggio di unire questi "È bene sia sperare che aspettare in silenzio". (1) L'uno è necessario per salvare l'altro dal sprofondare nel peccato. (2) L'uno è necessario per elevare l'altro alla sua piena forza. Troveremo sempre più "quanto è buono". ( a ) È bene ora nel profondo dell'anima, nella consapevole certezza che è meglio riposare nelle vie più dure di Dio che vagare a volontà nelle nostre. ( b ) Troveremo quanto è buono nel potenziare ogni benedizione per la quale dobbiamo aspettare.

J. Ker, Sermoni, p. 347.

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