Matteo 5:1-10

Matteo 5:1 I. Le beatitudini aprono quel discorso che, qualunque siano le difficoltà di parti particolari di esso, è sempre stato riconosciuto come la parte più importante del Nuovo Testamento. È, come è stato ben chiamato, la _magna charta_ del cristianesimo. II. Le Beatitudini ci prospettano qual... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:1,2

Matteo 5:1 Schema generale del discorso della montagna. Il Discorso della Montagna consiste I. Di un'introduzione, che inizia in Matteo 5:3 e termina con Matteo 5:16 di Matteo 5 La caratteristica peculiare di queste frasi iniziali è il tipo di uomo che Cristo dichiara felice. Le Beatitudini ci a... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:3,4

Matteo 5:3 I. "Beati i poveri in spirito". Questa, come tante parole del nostro Salvatore, è, per così dire, una piccola parabola in sé. Come il povero è riguardo alla sostanza di questo mondo, così è il povero in spirito riguardo alle varie attrattive dell'anima e dello spirito. È, come si dovrebb... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:3-12

Matteo 5:3 Beatitudini introduttive. I. La prima Beatitudine pronuncia una benedizione su coloro che sono poveri di spirito. Si tenga attentamente presente la limitazione, lo "spirito". La povertà stessa non è una benedizione, né eredita sempre una benedizione. II. Il Signore benedice coloro che... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:4

Matteo 5:4 _(con Luca 6:21 )_ I. In ogni lutto, sia per i morti che per i vivi, o per qualsiasi perdita o calamità terrena, è nascosto, per così dire, un principio e un seme di beatitudine. Se invece di allontanarlo da noi come visitatore sgradito, ci siederemo docilmente ai suoi piedi per ascolta... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:4-6

Matteo 5:4 La scala della perfezione. Sebbene ci sia, ed evidentemente dovrebbe esserci, una progressione, un'ascesa verso l'alto, sia nei personaggi che sono benedetti che nelle benedizioni che vengono date, tuttavia non è inteso che dobbiamo essere perfetti nel carattere inferiore prima di si pro... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:5

Matteo 5:5 Le prime tre beatitudini formano la trilogia dell'umiliazione evangelica, i gradini discendenti bassi, più bassi, più bassi per cui l'anima si converte, diventa come un bambino. I. Nel nostro tentativo di comprendere più esattamente la qualità della mitezza, sarà opportuno partire dalle... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:5,6

Matteo 5:5 I. "Beati i miti". La parola "mite" esprime a malapena la qualità che si intende nell'originale. È una parola troppo passiva; non rappresenta sufficientemente il carattere effettivo che si intende. Nella traduzione francese è _"Bienheureux sont les debonnaires"; _cioè: "Felici sono i gra... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:7

Matteo 5:7 "Beati i misericordiosi". Questo non significa le nature morbide e facili che confondono le distinzioni di giusto e sbagliato. Né significa quella mera umanità e gentilezza che sono originarie di alcuni spiriti, e che provano piacere nel vedersi intorno felici. Ma la misericordia del tes... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:7,8

Matteo 5:7 I. "Beati i misericordiosi". Lo scopo delle Beatitudini è di far emergere una qualità particolare, senza lodare le altre qualità che possono esistere nello stesso carattere. Vediamo molti uomini di moralità molto imperfetta, eppure in cui questa qualità della misericordia è tale che sent... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:8

Matteo 5:8 Vedere Dio che è stato il desiderio profondo delle anime viventi in tutti i tempi. Gli uomini di spirito serio hanno sempre sentito, istintivamente, che la più alta beatitudine della vita deve consistere nella visione di Dio non in una visione della sua gloria, rivelata all'occhio che mu... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:9

Matteo 5:9 La Chiesa come pacificatrice. I. Cristo il pacificatore, Cristo il pacificatore, Cristo che deve essere ancora il Re della pace universale, è il Cristo che adoriamo e serviamo; e questa triplice pace la pace che Cristo ha operato per noi riconciliandoci con Dio, la pace che Cristo opera... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:11

Matteo 5:11 Le parole del testo contengono un motivo distinto e convincente per la vita religiosa e il servizio. Dobbiamo essere uomini religiosi e fare cose religiose "per l'amor di Cristo". I. L'urgenza di un tale motivo implica una dottrina ben distinta riguardo a Cristo. Ha implicazioni import... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:13-16

Matteo 5:13 Influenza del carattere cristiano. I. I cristiani cristiani come coloro ai quali appartengono le Beatitudini dei versetti precedenti sono chiamati ad essere, e saranno, il "sale della terra", e sono esortati a non lasciare che "il sale" perda il suo sapore. Due cose sembrano essere imp... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:13

Matteo 5:13 Tenere conto: I. L'alto compito dei discepoli di Cristo come qui esposto. "Voi siete il sale della terra." La metafora vuole pochissime spiegazioni. Si tratta di due cose: un giudizio grave sullo stato attuale della società e un'alta pretesa su ciò che i seguaci di Cristo sono in grado... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:14

Matteo 5:14 I. Contemplare l'uomo cristiano come luce in se stesso. Notate alcuni dei casi nella Scrittura in cui si parla di luce in riferimento al popolo di Dio. (1) Il salmista dice: "La luce è seminata per i giusti, e letizia per i retti di cuore". Qui la luce è vista come qualcosa di distinto... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:14-16

Matteo 5:14 I. "Voi siete la luce del mondo". Le parole sono, per così dire, un riflesso di una verità più alta e più perfetta che doveva essere pronunciata in seguito da nostro Signore stesso. "Io sono", disse, "la luce del mondo". Ci sono due parole diverse che nel Nuovo Testamento sono usate per... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:16

Matteo 5:16 La vera religione una Manifestazione. I. È disegno di Dio che i Suoi veri servitori mostrino al mondo che li circonda ciò che sono, e non solo possiedano fede, amore e gli altri frutti dello Spirito nel loro cuore, ma manifestino il loro carattere religioso a il mondo, e si veda che so... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:17

Matteo 5:17 I. Un appagatore e un distruttore. Cerchiamo innanzitutto di capire chiaramente la differenza. (1) Guardalo in natura. Qual è il potere veramente maestoso della terra? Sicuramente non distruzione. Ci sono tali forze, ma il pensiero sul mondo che fa sembrare quelle forze le forze venerab... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:19

Matteo 5:19 I. Ci sono due istinti impiantati da Dio nell'anima come semi dai quali deve crescere la nostra vita spirituale; uno di questi è l'istinto del dovere, l'altro è l'istinto dell'amore. In tutto il Nuovo Testamento ci viene insegnato che di questi due l'istinto d'amore è maggiore. L'istint... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:20

Matteo 5:20 È della massima importanza possibile comprendere, nel modo più accurato possibile, qual è la natura di quella giustizia che Dio accetta da noi. Perché il cielo è solo per i giusti; tutte le promesse sono per i giusti; è la preghiera del giusto che giova molto. La descrizione di Nostro S... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:21-26

Matteo 5:21 La Legge osservata dall'Amore. I. Nell'affrontare questo principio nostro Signore adduce alcuni esempi a titolo illustrativo e afferma per Sé un alto diritto e autorità di dichiarare al popolo la stessa volontà di Dio in questa materia. Ricorda loro alcune cose che erano state dette da... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:25,26

Matteo 5:25 L'applicazione letterale e figurativa di questo precetto sono ciascuna di esse così importante che sarebbe difficile attribuire a uno dei due un diritto su di noi più importante dell'altro. Il dovere morale di un equo aggiustamento con chi ha qualcosa contro di noi, e il dovere spiritua... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:29,30

Matteo 5:29 Questo è uno dei testi che la massa dell'umanità, se volesse confessarlo, sente piuttosto come un colpo quando lo legge. Lo sentono come un testo al quale sarebbe sgradevole per loro pensare molto. Si sentono disposti a ignorarlo con la speranza generale che non agiranno mai in modo con... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:33-37

Matteo 5:33 I. Nostro Signore qui non vieta un giuramento solenne, come potrebbe essere richiesto, ad esempio, in un tribunale. La legge consentiva chiaramente un tale giuramento di conferma. Quando il sommo sacerdote scongiurò Gesù per il Dio vivente, Gesù non trovò alcuna colpa in questo. E quind... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:37

Matteo 5:37 I. Pochissimi esempi ci mostreranno che, come nel caso della sottomissione all'ingiuria, così in quello dell'astinenza dal giurare, nostro Signore ha stabilito un principio e non un precetto positivo, e ha tenuto conto piuttosto di uno stato d'animo che di ad azioni definite. Egli stess... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:38-42

Matteo 5:38 I. Il principio della legge mosaica ed è un principio di non poca importanza al suo posto è che ci sia per quanto possibile una giusta proporzione tra l'offesa e la punizione; che la pena da infliggere non dovrebbe essere né troppo lieve né troppo severa, ma che l'una dovrebbe essere un... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:43-48

Matteo 5:43 I. Nostro Signore non dice qui che tutti gli uomini ci siano ugualmente cari, o egualmente stimati da noi. Non sostituisce un vago principio di filantropia universale nella stanza di quegli affetti speciali che nascono o dalla parentela o dalla gentilezza; né ci insegna a mostrare ugual... [ Continua a leggere ]

Matteo 5:48

Matteo 5:48 Se vogliamo obbedire all'ingiunzione del testo è necessario che abbiamo fede nel fatto. I. È implicito nel nostro testo, è insegnato in tutto il Nuovo Testamento, ed è confermato dall'esperienza, che non c'è niente di così moralmente utile come la fede in Dio. Non ci stupiremo del valo... [ Continua a leggere ]

Continua dopo la pubblicità