Matteo 8:11

Fede il titolo per la giustificazione. Ascoltare e credere cioè, conoscere, confessare e chiedere, ci dà un titolo sotto il patto di grazia; anzi, sono l'unico diritto e titolo necessario per ricevere i doni acquistati per noi da nostro Signore Gesù Cristo sulla croce. E ora osserva ciò che questo non implica.

I. Non implica nulla circa il tempo o il modo della nostra giustificazione. La fede nello schema generale del Vangelo è quella che è la loro stessa nascita e origine nel caso particolare dei figli dei cristiani. Costituisce una pretesa nel nostro caso che dovremmo diventare cristiani; è un'evidenza, un segno spirituale interiore di Dio, che Egli intende farci diventare cristiani; è una promessa di Colui che è l'Autore e il Compitore della nostra fede, che Egli intende noi, che Egli vuole che siamo cristiani.

Colui che Dio dona con fede, lo dona anche a tempo debito con grazia evangelica e giustificante; ma il primo dono non dà il secondo dono, non lo coinvolge, non lo prepara; ne costituisce solo un titolo. Un titolo è una cosa, il possesso è un'altra.

II. Ciò diventa ancora più chiaro se si considera che, mentre la fede è in alcuni passaggi il mezzo per ottenere accoglienza, in altri luoghi si parla della preghiera come mezzo; e, inoltre, la preghiera è evidentemente l'espressione della fede, così che tutto ciò che è vero per la preghiera è vero anche per la fede. Ora è troppo chiaro per insistere sul fatto che, sebbene il successo sia certamente promesso alla preghiera in caso, tuttavia il tempo del successo non è promesso; e, lungi dall'essere immediato, ci viene espressamente detto di pregare ancora e ancora, di continuare a pregare istantaneamente, per riuscire.

III. Ciò è reso una questione di certezza dagli esempi che troviamo nel Nuovo Testamento di giustificazione per fede. Troviamo che la fede non è stata pensata abbastanza, ma è stata fatta per portare ad altre condizioni. Chi ha i mezzi per ascoltare il Vangelo, e vi crede di cuore, non ha un mezzo per guadagnare, ma un titolo per ricevere, la giustificazione; ha dentro di sé un mandato, non che Dio lo abbia giustificato, ma che lo giustificherà.

JH Newman, Parrocchiale e sermoni semplici, vol. vi., pag. 153.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità