Proverbi 4:18

Per comprendere un po' la forza di questa frase divinamente bella, dobbiamo ricordare che la nostra condizione in questo mondo al cospetto di Dio Onnipotente è molto spesso detta come quella dei viaggiatori nel loro viaggio; e tutta la nostra vita è rappresentata come una via, un cammino, un progresso. Il testo è una specie di parabola che ci propone i pensieri dei viaggiatori che si mettono in viaggio molto presto al mattino, quando c'è una debole striscia di luce nel cielo orientale; all'inizio abbastanza debole, ma a poco a poco diventa sempre più luminoso, finché alla fine il sole sorge sopra l'orizzonte e inizia il "giorno perfetto".

I. Il sincero e umile penitente è confortato dal sentirsi dire che il cammino dei giusti è come la luce abbagliante dell'aurora mattutina; che attualmente non ha il diritto di aspettarsi molta luce o aiuto; che se può accontentarsi di quell'imperfetto, e ciò che il mondo stima "povero", istruzione che la Chiesa Apostolica ha mai osato dare ai suoi figli penitenti, allora a poco a poco saremo condotti attraverso il rigoroso sentiero della disciplina a più alti conoscenza, e forse godrà di quel conforto di cui, almeno per il momento, riconosce di non avere titolo.

II. È un grande conforto per il cristiano sinceramente penitente sentirsi dire di proseguire nel suo cammino come se avesse poca luce, perché è così convinto che non deve azzardarsi a fidarsi di se stesso e della propria guida.

III. È un conforto per il cristiano sincero e riflessivo ricordare, che nel migliore dei casi siamo solo in una specie di crepuscolo mattutino; il più saggio degli uomini, qualunque cosa voglia, vede nei misteri della verità divina "ma come attraverso uno specchio oscuramente", e per riflessione, come dice S. Paolo. A coloro che qui camminano per fede, non per visione, viene offerta la beata speranza e promessa oltre la tomba di vedere il loro Salvatore faccia a faccia, di conoscerli come sono conosciuti, in quel giorno perfetto, verso il quale il cammino dei giusti, sebbene qui oscuro e difficile, tuttavia risplende sempre di più.

IV. C'è in questo verso un avvertimento molto solenne. Se la nostra vita non è fatta di miglioramenti abituali, se siamo contenti di andare avanti mese dopo mese, e anno dopo anno, proprio come eravamo, allora sicuramente non ci si può affermare che il nostro cammino risplenda sempre di più verso la perfezione della luce e della santità; e allora sicuramente abbiamo motivo di temere che alla fine non raggiungeremo la risurrezione dei giusti, non saremo annoverati tra i santi di Dio nella gloria eterna.

Sermoni semplici dei collaboratori di " Tracts for the Times" vol. ii., p. 141.

Riferimenti: Proverbi 4:18 . Rivista del clero, vol. ii., p. 213; WM Statham, Pulpito del mondo cristiano, vol. XXV, pag. 286; J. Irons, Giovedì Penny Pulpit, vol. ix., p. 1. Proverbi 4:18 ; Proverbi 4:19 . W. Arnot, Leggi dal cielo, prima serie, p. 166.

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