L'INVISIBILE DAL CIELO

'E l'angelo disse loro: Non temete: poiché, ecco, vi annunzio una grande gioia, che sarà per tutti gli uomini. Poiché oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è Cristo, il Signore».

Luca 2:10 .

Stiamo più attenti a cogliere la giusta enfasi di ogni parola in questo canto dal cielo.

I. 'A te .'—Comincia con quello senza il quale non varrebbe molto—quelle due dolci parole di appropriazione—'A te'. Conosciamo tutti la differenza tra un dono che è generale per tutti e il dono che è speciale per noi stessi. Dio ci dia la fede per farla nostra, nostra. Chi erano questi privilegiati? pastori! Poveri pastori! Uomini di nessuna nascita alta o di alto livello; uomini che portano avanti il ​​loro umile lavoro, badando alle loro pecore nelle tenebre e nel freddo delle colline di Betlemme. E quell'intero quadro è un'allegoria.

II. 'È nato' . E c'è molto conforto e importanza nel fatto che Egli sia ' nato '. Cristo potrebbe essere venuto nella pienezza della sua virilità; ma in quanto era 'nato' bambino, c'era una completezza data alla sua opera che altrimenti non ci sarebbe stata. Ha preso la pienezza della nostra natura umana ed è in simpatia con tutta la nostra vita in ogni fase, dalla culla alla tomba.

III. 'Un Salvatore .'—Assicuriamoci di attribuire a quella parola il suo vero significato. Forse la vecchia parola sassone ci aiuterà a farlo meglio. La salvezza è sicurezza. Un Salvatore mette al sicuro; Lui mette al sicuro. Cristo è 'nato per renderci al sicuro'.

IV. Cristo il Signore .—Egli nacque 'Cristo', Cristo 'l'unto!' Unto per i tre uffici che richiedevano l'olio santo. Il profeta: rivelare all'uomo la verità di Dio; il sacerdote: offrire il sacrificio espiatorio; il re, un monarca assoluto. 'Un Salvatore che è Cristo'—l'unto—'Cristo Signore .'

Illustrazione

«Giuseppe e Maria, senza pensare di adempiere una profezia, intrapresero quel lungo viaggio di ottanta miglia fino a Betlemme. Come gli altri cittadini obbedirono all'editto imperiale che ognuno doveva salire per essere tassato "nella propria città". È una caratteristica marcata delle profezie della Scrittura che non vi sia traccia dell'intenzione umana, nessuna ricerca da parte degli amici della Rivelazione di mettersi in accordo con i propositi divini. Gli agenti immediati non sapevano dei fini che stavano perseguendo più di quanto non sappia l'argilla mentre veniva modellata dal vasaio».

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