ASSOCIAZIONE CON I PECCATORI

"Come mai mangia e beve con pubblicani e peccatori?"

Marco 2:16

Questa domanda, posta dagli scribi e dai farisei, è molto istruttiva, poiché la risposta ad essa illustra la gloria di nostro Signore Gesù Cristo nella sua opera e persona.

I. Cristo ei peccatori .-Perché Cristo era alla festa di Matteo? Perché era ed è l'Amico dei peccatori. La magnificenza di Dio è completamente al di là di noi. Con la sua condiscendenza si mette nei nostri poteri di, in una certa misura, comprenderlo. La sua condiscendenza è la misura visibile del suo amore. E così la gloria della Sua opera dipende e illustra un'altra gloria: la gloria del Suo carattere.

Poteva, poteva permettersi di essere l'Amico dei peccatori. Fu la gloria di Cristo, come Amico senza peccato dei peccatori, che lo fece mangiare e bere come fece Lui, con scandalo dei farisei, nella casa di Levi.

II. La Chiesa ei peccatori . ‑ E la risposta alla domanda degli scribi e dei farisei è un commento sull'azione e sulla storia della Chiesa di Cristo. Come il suo Signore, la Chiesa è entrata nella vita dell'umanità peccatrice. L'idea di una Chiesa eremitica implica niente di meno che un sacrificio dell'intero progetto di Gesù Cristo per la rigenerazione del mondo. Tuttavia, la Chiesa deve fare ciò che può per la benedizione e il miglioramento di tutti i dipartimenti dell'attività e della vita. Il dovere non è meno dovere perché è pericoloso. Precauzioni e salvaguardie sono a portata di mano, ma non smette di mangiare e bere con pubblicani e peccatori.

III. Il cristiano ei peccatori . ‑ Queste parole non sono prive di suggestioni circa il dovere e la condotta dei cristiani privati. In quali termini un cristiano dovrebbe associarsi a coloro che negano apertamente la verità della religione, o che vivono in flagrante violazione dei suoi precetti? Qui ci sono due pericoli da cui guardarsi:

( a ) Da un lato, dobbiamo guardarci dal farisaismo , quell'erbaccia che così presto germoglia nelle anime di coloro che cercano di servire Dio.

( b ) D'altra parte, dobbiamo guardarci da un'apparenza di indifferenza alla volontà conosciuta di Dio, sia in materia di fede che di condotta.

—Rev. Canon Liddon.

Illustrazione

«Il dovere non è meno dovere perché è pericoloso. Quando San Francesco Saverio, l'“Apostolo delle Indie”, propose di intraprendere la sua missione, i suoi amici tentarono con ogni possibile rappresentazione dei pericoli e delle difficoltà che comportava per dissuaderlo dall'andare. Rispose: “Le nazioni più trattabili e opulente non vorranno predicatori; ma questo è per me perché altri non lo intraprenderanno. Se il paese abbondava di boschi odorosi e di miniere d'oro, tutti i pericoli sarebbero affrontati per procurarseli.

I mercanti dovrebbero quindi essere più intrepidi dei missionari? Queste persone sfortunate saranno escluse dalle benedizioni della redenzione? Se dovessi essere strumentale alla salvezza di uno solo di loro, mi riterrei ben ricompensato per tutte le fatiche e i pericoli con cui ti sforzi di spaventarmi”. '

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