E quando cominciarono a cantare ea lodare, l'Eterno tese un'imboscata contro i figli di Ammon, di Moab e del monte Seir, che erano venuti contro Giuda; e furono colpiti.

ver. 22. E quando cominciarono a cantare e a lodare. ] Così, durante l'assedio di Mountabon, il popolo di Dio, usando l'umiliazione quotidiana come gli permetteva il suo servizio, cantò un salmo dopo e subito prima della loro incursione. Con la quale pratica i nemici venendo a conoscenza, sempre al canto del salmo, dopo di che aspettavano una sortita, tremavano e tremavano così, gridando: "vengono, vengono", come se l'ira di Dio e la rabbia di tutte le creature stavano irrompendo su di loro.

Il Signore ha teso imboscate. ] Furor hostibus a Deo immissus ut in se invicem efferati saevire non desisterent, donec mutuis caedibus sese prostravissent. L'ira di Dio ha operato la loro rovina, come per un agguato, inaspettatamente e irresistibilmente. Alcuni capiscono questo agguato dei santi angeli, mandati improvvisamente su di loro per ucciderli; dopo di che, sbagliando la materia, e supponendo che fosse stata la loro stessa compagnia, volarono su di loro, e così rinfoderarono le loro spade nelle viscere dell'altro.

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