E resistettero al re Uzzia, e gli dissero: Non a te, Uzziah, bruciare incenso all'Eterno, ma ai sacerdoti figli di Aaronne, che sono consacrati a bruciare incenso: esci dal santuario ; poiché hai trasgredito; né [sarà] per il tuo onore da parte del Signore Dio.

ver. 18. E resistettero al re Uzzia. ] In cui divennero esempio di coraggio e di pietà, specialmente per i ministri, che devono resistere al torrente dei vizi, e non risparmiarsi di rimproverare il più grande, se necessario; come Nathan fece Davide, come Giovanni Battista fece Erode, come Ambrogio fece Teodosio. Questo Imperatore, quand'era a Tessalonica, per vendicarsi di alcuni de' suoi giudici ivi uccisi in tumulto e tumulto del popolo, fece tra loro una grande strage da' suoi soldati, che distrussero settemila de' cittadini.

Ambrogio, vescovo di Milano, udito ciò con suo grande dolore; e quando l'imperatore, ritornato poi a Milano, sarebbe venuto, com'era suo modo, alla santa assemblea, gli resistette strenuamente dicendo: Quibus oculis intuebere templum illius qui est omnium Dominus, ecc.? Con quale faccia puoi guardare in faccia colui che è il Signore di tutto? Con quali piedi puoi entrare nella sua casa, a cui hai così profondamente dispiaciuto? Come puoi ricevere il suo corpo con quelle tue mani così intrise di sangue cristiano? O bere il suo sangue con quella bocca che ha comandato una tale strage disumana? Recede igitur, et ne conare novo scelere scelus ante editum coclee, &c.

Vattene, dunque, e non andare ad aggiungere una malvagità ad un'altra; ma rimani scomunicato, finché con il pentimento non avrai ottenuto il perdono di Dio e dato soddisfazione al suo popolo offeso. Il buon imperatore - che essendo stato educato religiosamente, sapeva bene cosa era opportuno fare per un re e cosa per un vescovo - tornò quindi al suo palazzo, dopo aver riconosciuto la grandezza del suo peccato, dove trascorse anche otto mesi nel pianto e nel lamento; e poi, venuto ad Ambrogio, chiese perdono e assoluzione; che dopo molti rimproveri, alla fine ottenne. un

Non appartiene a te, Uzziah.] Crisostomo b molto ammirando questo discorso, Vide, dice, libertatem: Vide mentem servire nesciam: Vide linguam caelos attingentem: Vide libertatera incoercibilem: Vide hominis corpus et angel; mentem, ecc. Guarda di che spirito galante era quest'uomo, e di che discorso audace; aveva il corpo di un uomo, ma la mente di un angelo, ecc.

un Teodoreto.

b Hom. iv . di Isaia

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