Perché già il mistero dell'iniquità opera: solo chi ora lascia , finché non sia tolto di mezzo.

ver. 7. Per il mistero dell'iniquità ] Politica palliata col nome di pietà; santità dissimulata, che è doppia iniquità. Il Concilio di Trento (dove il papato fu stabilito per legge in ogni sua parte, e un divorzio citato in giudizio da Cristo) fu condotto dal papa e dai suoi complici con tale astuzia e astuzia infinita, che loro stessi sorrideranno anche nei trionfi del loro stesso ingegno (quando lo sentono ma menzionato) come in un grande stratagemma, un vero mistero di iniquità. (Spec. Euro.)

Funziona già ] In quegli antichi apostati e anticristi si lamenta san Giovanni. Tertulliano condanna con queste parole la nascente ambizione del vescovo, ho sentito che c'è un editto perentorio emanato ultimamente, Pontifex scilicet maximus. Episcopus episcoporum dicit, ecc. Così dice il sommo sacerdote, il vescovo dei vescovi, ecc. Odi fastum illius Ecclesiae, dice Basilio, odio l'orgoglio di quella Chiesa occidentale.

un Ammiano Marcellino (uno storico pagano) tassò duramente i vescovi romani del suo tempo per il loro orgoglio e prodigalità. Con quanta fermezza Gregorio Magno si oppose a Giovanni di Costantinopoli per aver alterato il titolo di vescovo universale; e tuttavia come ignobilmente parlò lo stesso Gregorio con l'imperatore Foca, acciocchè egli stesso potesse essere così designato. Questo Foca, tiranno selvaggio, ubriacone, sanguinario, adultero, avanzò al primato il vescovo di Roma (successore di Gregorio), e fu quindi massacrato da Eraclio, che gli tagliò le mani e i piedi malvagi, e poi i suoi genitali a pezzi. . (Zonara.)

Finché non sarà tolto di mezzo ] Cioè, l'imperatore romano ha spostato la sua sede a Costantinopoli, affinché Roma possa diventare il nido dell'Anticristo. Joannes de Columna scrive che Ottone, imperatore di Germania, credette di essersi seduto a Roma (come avevano fatto gli antichi imperatori), e iniziò a costruirgli un palazzo maestoso. Ma alla seria importunità dei Romani rinunciò a quel disegno.

Qualcosa di simile era stato tentato 300 anni prima da Costante, nipote di Eraclio, ma non poteva mai essere espulso. Questa era una singolare provvidenza di Dio (dice Genebrard, un cronologo papista) che il regno della Chiesa profetizzato da Daniele potesse avere la sua sede a Roma. Se avesse detto che il regno dell'Anticristo, profetizzato da san Paolo e san Giovanni, avrebbe potuto avere la sua sede in quella città posta su sette colli, aveva detto la stessa verità, aveva colpito nel segno.

a Questo chiamò οφρυν δυτικην. Vehiculis insidentes circumspecte vestiti, epulas curantes profusas, &c.

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