Ho cercato nel mio cuore di darmi al vino, ma conoscendo il mio cuore con la saggezza; e di afferrare la follia, finché io potessi vedere che cosa [era] quel bene per i figli degli uomini, che avrebbero dovuto fare sotto il cielo tutti i giorni della loro vita.

ver. 3. Tuttavia, facendo conoscere al mio cuore la saggezza, ] cioè, risolvendo di conservare la mia saggezza; ma non poteva essere: "Poiché la prostituzione, il vino e il vino nuovo tolgono il cuore"; Os 4:11 essi intorpidiscono e rendono insensibile la natura, e così ci allontanano maggiormente dalla grazia; essi «combattono contro l'anima», 1Pietro 2:11 e tolgono ogni profumo e senso di celesti consolazioni: proprio come quel pezzo di terra in Sicilia, che manda un così forte odore di fiori profumati a tutti i campi lì intorno, che nessun segugio può cacciare lì.

a E qui credo sia iniziata l'apostasia di Salomone, il suo porre le redini sul collo per perseguire i piaceri peccaminosi, compiacendosi con la presunzione di poter servire Dio e anche le sue concupiscenze. Un cristiano ha sempre Dio come suo fine principale, e non pecca mai deliberando su questo fine; non rinuncerà a Dio in alcun modo; solo lui sbaglia nel modo, pensando di poter soddisfare una tale lussuria e anche mantenere Dio.

Ma Dio e il peccato non possono convivere; e le grazie di Dio che gemono sotto i nostri abusi in questo genere invocano aiuto a lui, che allora dà loro, come ha fatto alla Chiesa offesa, Ap 12:14, ali d'aquila: dopo di che, una concupiscenza chiama un'altra, come essi una volta fece contro i loro commilitoni: "Ora Moab al bottino", finché il cuore non si riempì di tante corruzioni quante furono le concubine di Salomone.

ad Arist., De Mirab. Auscul., lib. viii.

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