E il Tirshatha disse loro che non dovevano mangiare delle cose santissime, finché non si fosse alzato un sacerdote con Urim e con Tummim.

ver. 63. E il Tirshatha disse loro ] cioè Zorobabele, il magistrato supremo, un uomo di grande potere e non meno coraggioso, che non sarebbe stato colpevole di passiva ingiustizia.

Che non mangiassero delle cose santissime ] Guadagnavano il sacerdozio, che avevano disprezzato quando non se ne poteva ottenere nulla. Ora non dovrebbero né fare il lavoro né avere i mezzi. Caietano commentando Matteo, poi quando i soldati francesi irruppero a Roma, e fecero disprezzo e preda del clero papista, riconobbe che era una giusta mano di Dio su di loro, perché erano diventati sale sgradevole, buono per poco altro che per custodire i diritti e le entrate della Chiesa.

Finché non si alzò un sacerdote con Urim e Thummim ] Cioè, mai o non in fretta. Qualche debole speranza il governatore avrebbe potuto nutrire di nuovo un simile efod con Urim e Thummim, che ora era bruciato o altrimenti perduto, ma non sembrava molto probabile. Il grande Sommo Sacerdote era ormai vicino, e le cerimonie sarebbero cessate a breve.

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