Anche Vasti la regina fece un banchetto per le donne [nella] casa reale che [apparteneva] al re Assuero.

ver. 9. Anche Vasti la regina fece un banchetto per le donne ] Ebr. Una festa, o una composta di donne. Questo era ancora meglio del senato femminile di Eliogabalo, con le loro ordinanze corrispondenti; come quale abbigliamento dovrebbe usare ogni donna, come dovrebbero aver luogo, quando si saluta, ecc. I romani decretarono in senato che nessuna donna doveva bere vino. Non so quale fosse la pratica di Vashti; ma con il suo nome dovrebbe essere una meribibula, una bevitrice di vino, come è stato notato, Ester 1:1 .

Spesso condividono i loro nomi con le cose.

I notabili si riunivano spesso con le proprie faccende. Giuseppe Flavio, e dopo di lui Lira, le danno l'elogio di donna modesta. È probabile che avesse il consenso del re per banchettare con le donne, perché era nella casa reale; e aggiunse molto alla munificenza del re. Ma poi avrebbe dovuto sottomettere il marito ubbidendogli, come Livia (come grande imperatrice) fece con Augusto. Dione racconta di lei, che essendo domandata come ella avesse un tale potere su suo marito, rispose: Multa modestia, Per mia molta modestia (Dio in Tiberio).

È notevole in questa terza festa che, prima, le donne banchettassero all'interno delle porte, non all'aperto, come facevano i loro mariti, e, poi, separate dagli uomini. Che se fosse per orgoglio, perché Vashti avrebbe mantenuto lo stato da sola; o, necessariamente, perché o l'usanza del paese o la gelosia del re non permetterebbero la sua presenza in mezzo a così tanti dell'altro sesso, ma sicuramente questo può condannare (come si dice bene) la nostra più lasciva mescolanza di entrambi i sessi insieme nel ballo , e simili riunioni; dove niente è più usuale di sguardi lussuriosi, discorsi sporchi, tocchi impuri.

Apage omnem hanc impudentiam, evita tutte le occasioni di peccato che così facilmente ci assalgono. Lot, banchettando e bevendo vino con le proprie figlie, cadde nel peccato dell'incesto. Gli israeliti fecero lo stesso con le figlie di Moab, furono intrappolati e sovvertiti. La fanciulla danzante infiammò così quel vecchio capro Erode, che, come un pazzo, giura di darle il suo desiderio alla metà del suo regno.

In tutti gli incontri misti di entrambi i sessi, gli occhi del marito siano occhi irremovibili, che si rivolgeranno solo a un punto; affinché qualche Circe non lo incanti, avendo facoltà di attrattiva con il jet, e ritentiva con l'irrequieto. Che le mogli siano anche come quella signora persiana, che essendo alle nozze di Ciro, e chiese come le piaceva lo sposo? Come? dice lei; Non so; Non ho visto nessuno tranne mio marito.

a Nella mitologia greca e latina il nome di un'incantatrice che abitava nell'isola di Aea e trasformava in porci tutti coloro che bevevano dalla sua coppa; spesso usato allusivamente.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità