Può l'etiope cambiare la sua pelle o il leopardo le sue macchie? [allora] fate il bene anche voi che siete abituati a fare il male.

Ver. 23. L'etiope può cambiare pelle? ] Discorsi proverbiali che argomentano una grandissima difficoltà, se non un'assoluta impossibilità, Aethiopem abluo ut candidum reddam, disse Diogene, quando rimproverava inutilmente un uomo malato; Io faccio solo lavare un blackamore. E lo stesso disse Nazianzeno riguardo a Giuliano l'apostata. Si dice che i negri dipingano il diavolo di bianco, come un colore contrario al loro, e che intaccano meno bene. L'etiope cambierà pelle? così ce l'ha l'ebraico.

O il leopardo le sue macchie. ] Il peccato è in noi come le macchie di un leopardo, non per caso, ma per natura, che nessuna arte può curare, nessuna acqua lava via; perché non sono nella pelle, ma nella carne e nelle ossa, nei tendini e nelle parti più interne. Dov'è allora il libero arbitrio dell'uomo per il bene? &C.

Allora fate il bene anche voi che siete abituati a fare il male. ] L'usanza nel peccato ne toglie il senso e diventa una seconda natura; che, sebbene espulso con una forchetta, per così dire, tornerà ancora. Cerca un intrattenimento continuo dove una volta ha avuto un ritrovo, mentre gli umori cadono verso il loro vecchio problema. Canis qui semel didicerit edere corium, nunquam desistet, Un cane che a volte impara a mangiare carne, non si fermerà mai, dice Lucian; un'usanza malvagia non è facile a sinistra.

Niente di così debole come l'acqua; eppure molta acqua (quindi peccato, Satana e usanza) sia unita insieme, e niente di più forte. Non per nulla, dunque, i Cretesi, quando maledicevano i loro nemici con aspre esecrazioni, desideravano di poter godere di una qualche cattiva usanza. Modestoque voti genere efficacissimum ultionis genus reperiunt, dice lo storico; a con un modesto desiderio si vendicarono a sufficienza.

un val. Massimo

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