Hai sentito il segreto di Dio? e trattieni tu la saggezza?

ver. 8. Hai sentito il segreto di Dio? ] Così continua a deridere Giobbe e ad accusarlo di arroganza insolente, come se si fosse ritenuto membro del consiglio di gabinetto di Dio, e quindi avesse conosciuto la sua mente più di ogni altro. Ora questo non è mai entrato nel cuore di Giobbe; ma queste persone ardenti, Biliosi et bellicosi, quando il loro collere è una volta su, non si attaccheranno a dire nulla contro un altro che desiderano irritare, e a prendere il peggio delle sue parole, quando come loro stessi non possono accettare un rimprovero, sebbene mai Quindi.

E trattieni la saggezza a te stesso? ] Hai assorbito tutta la saggezza del mondo? e deve vivere e morire con te? Ogni uomo è attualmente uno sciocco, che non è della tua mente e non fa? An solus sapis, ita ut te pereunte sit ipsa sapientia peritura? (Vatabl.) Epicuro aveva davvero una tale presunzione; e Pulaemen, in Svetonio, e Laurentius Valla, con alcuni altri di recente: ma Giobbe era lontano da ciò, come appare dalle sue molte espressioni umilianti; ed era stato un bene per lui se i suoi tre amici avessero preso quella lezione alla scuola della Sapienza; cioè. giudicare quelle cose buone che si trovano in un altro meglio di come sono; e certi mali, meno; cose buone dubbie, certe; e dubbie cose malvagie, nessuna.

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