Si inchinano, danno alla luce i loro piccoli, scacciano i loro dolori.

ver. 3. Si inchinano ] sc. Per istinto della natura, sia il dolore che soffrono, che li costringe, o la paura di ferire i loro polpacci, che li obbliga a farlo.

Danno alla luce i loro piccoli ] Diffundunt: fissa sc. et aperta tandem matrice; generano con molta difficoltà, schiacciando i loro piccoli, che ancora sfuggono e crescono. Che le brave donne imparino, sperare a Deo faciles et faelices partus, a confidare in Dio per una consegna felice, anche se è difficile con loro, a volte per fare dire qualche Medea, Millies in acie mori mallem quam semel parere, preferirei mille volte muoiono in battaglia che partoriscono un figlio (Eurip.).

Scacciano i loro dolori ] Tormina, i loro tormenti, e con ciò i loro piccoli, per il beneficio delle erbe Arus e Seselis, di cui si nutrono, per allontanare meglio le loro spigolature, come chiamano l' involucro che avvolge i giovani nella matrice (Arist. Hist. Anim. lib. 8, cap. 5; Plin. lib. 8, cap. 31). Ce l'ha la Vulgata, emettono ruggiti; lanciano grida terribili come i ruggiti delle leonesse.

Ad un tempo di consegna prestabilito, le valvole che si chiudono poco dopo la nascita vengono sbadigliate; quello che vediamo essere fatto, dice Galeno, ma possiamo solo chiederci come si fa. Avicenna chiama lavoro al di là di ogni meraviglia, stupefacente. Ma i miracoli diventano inutili per la persistenza. Se un uomo nascesse solo una volta ogni cento anni, il mondo intero rimarrebbe stupito da un tale miracolo.

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