Perché tutte le tavole sono piene di vomito [e] sudiciume, [così che non c'è] posto [pulito].

Ver. 8. Perché tutti i luoghi sono pieni di vomito e sporcizia. ] Vah, vah, vah: cum tu Narbone mensas hospitalam convomeres, dice Cicerone ad Antonio, il quale non si vergognò parimenti di scrivere, o piuttosto di vomitare un libro sulla propria grande forza di portare bevande inebrianti e di accumulare altri che lottato con lui per la maestria. Cicerone tassa Giulio Cesare per questa turpe usanza; così fanno Filone Caligola e Svetonio Vitellio. un

Vengono per mangiare, mangiano per vomitare. Sono venuti per bere, la bevanda per vomitare. - Senezia.

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