Ed ecco si levò nel mare una gran tempesta, tanto che la nave fu coperta dalle onde: ma egli dormiva.

ver. 24. Ed ecco, si levò una grande tempesta ] Sospinta, probabilmente, dal diavolo, per annegare Cristo (quel figlio maschio della Chiesa, Ap 12:5) ei suoi discepoli; come ha ucciso i figli di Giobbe con la caduta della casa. Questa è ancora l'impresa di Satana aud i suoi strumenti: ma a questi possiamo, come scrisse Papa Plus II al grande Turco,

" Niteris incassum Christi submergere navem:

Fluctuat, at nunquam mergitur, illa ratis. "

E come ha detto il poeta di Troia, così possiamo noi della Chiesa,

" Victa tamen vinces, eversaque Troia risorge:

Obruit ostile illa ruina domos. "Ovidio. Veloce.

Ambrogio ha un discorso notevole a questo scopo: Diabolus contra sanctos tempestatem mover: sed ipse naufragium facit: Il diavolo scatena una tempesta contro i santi, ma lui stesso è sicuro di naufragare. La Chiesa, come una bottiglia, può essere immersa, non annegata; come il diamante, può essere gettato nel fuoco, non bruciato da esso; come il cristallo, può essere sporco, ma non macchiato dal veleno di un rospo; come la palma nello stemma, che sebbene abbia molti pesi in cima e serpenti alla radice, tuttavia dice ancora, Nec premor, nec perimor. Né duro pressato né distrutto. Infine, come il polo nord, semper versatur, nunquam mergitur, muovendosi sempre e senza mai perdersi di vista, come osserva san Girolamo.

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