Proverbi 10:23 [È] come gioco per uno stolto fare del male: ma l'uomo intelligente ha saggezza.

ver. 23. Per uno sciocco fare del male è uno sport. ] Allora è più allegro quando ha il diavolo per compagno di giochi. Balla all'inferno con i suoi fulmini, e come se passasse ben pagava per la sua dolorosa schiavitù. Era un padre o un mostro, pensate voi, che, giocando con suo figlio per passatempo, metteva i pollici negli occhi del ragazzo e gli tirava fuori le palle. Questo era Robert de Beliasme, conte di Shrewsbury, nel regno di il nostro Enrico I, A.

D. 1111. a E quale folle scherzo fu quello di Joab e di Abner, 2Sa 2:14 di vedere e mettere quei giovani di Helkath Hazzurim a rinfoderare le loro spade nelle viscere dei loro simili! E quella di Nerone, che per suo diletto incendiò la città di Roma, mentre suonava con l'arpa, la distruzione di Troia!

Ma un uomo intelligente ha saggezza. ] Vale a dire, per il suo sport o piacere. È la sua carne e bevanda - il suo miele e favo, ecc. Libenter omnibus omnes opes concesserim, ut mihi liceat, vi nulla interpellante, isto modo in literis vivero, dice Cicerone, b - Darei tutta la ricchezza del mondo per poter vivere insieme nel mio studio, e non avere nulla che mi turba. Crede mihi extingui dulce esset mathematicarum artium studio, dice un altro; c Credimi, morire studiando matematica è stata una morte delicata.

Nusqam requiem inveni nisi in libro et claustro, dice un terzo; Tutto il comfort che ho è in un libro, e in un chiostro, o ripostiglio. Mentore, se la mia anima non glielo permette, Salth imparò il dottor Slatter. d Il vecchio Lord Burley, lord alto tesoriere, fino al giorno della sua morte avrebbe sempre portato con sé un "uffici di Cicerone", sia in petto che in tasca. et l'imperatore Carlo V si dilettava tanto della matematica, che pur in mezzo a tutto il suo esercito, nella sua tenda, sedeva vicino al suo studio, avendo a tal fine sempre con sé Turriano da Cremona suo maestro; così dolce è la conoscenza delle arti umane per coloro che le hanno assaporate.

f Quanto più la conoscenza del santo - che, dice Augur, è salire al cielo Pro 30,3-4 - a quei maturi che, «a motivo dell'uso, hanno i sensi esercitati per discernere il bene e il male !" Eb 5:14 Sal 119:103 Gb 23:12 Rm 7:22

una velocità.

bLib . ix. epista.

c Leone. Scava.

d stecca. il 1 Ep. a Tessal., Epist. Dedico.

e Pesca. comp. Gentile.

f Idem, nella sua Valle della vanità, p. 116.

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