Non aggiungere alle sue parole, perché non ti rimproveri e tu sia trovato bugiardo.

ver. 6. Non aggiungere alle sue parole. ] Come fanno oggi gli ebrei con le loro tradizioni, che chiamano arrogantemente mashlamnutha, completio, perfectio, a perché pensano che in tal modo la legge sia completata e perfezionata, poiché gli Artemoniti, e dopo di loro gli scolari, hanno corrotto la Scrittura di Aristotele e Teofrasto, trasformando tutto in domande e quillets. b Quando Maometto unì la sua Alfurta, il suo libro di servizio, un orribile mucchio di tutte le bestemmie, alle tre parti della Sacra Scrittura, mentre le divide, la legge, i salmi e il vangelo.

Come i Papisti aggiungono le loro invenzioni umane e verità non scritte, che eguagliano, se non preferiscono prima, al Libro di Dio, come appare da quel decreto pagano del Concilio di Trento. E quando al Concilio di Basilio gli ussiti negarono di ricevere alcuna dottrina che non potesse essere provata dalla Scrittura, il cardinale Cusan rispose che le Scritture non erano dell'essere della Chiesa, ma del benessere, e che dovevano essere esposte secondo al rito attuale della Chiesa, che, se cambia idea, cambia anche il giudizio di Dio.

c Infine, Tali aggiungono alla parola di Dio come strapparla e scervellarla; facendogli dire ciò che non ha mai pensato; facendolo andare per due miglia dove andrebbe ma uno; rosicchiandolo e svendendolo per i propri scopi, come il calzolaio tampona la tomaia con i denti. Tertulliano chiama Marcione l'eretico, Mus Ponticus, di [dal] suo arrogare e rosicchiare la Scrittura, per renderla al servizio dei suoi errori.

affinché non ti rimproveri. ] Sia verbalmente che penalmente, sia con le parole che con i colpi. Affinché non ti punisca severamente, come uno che aumenta la sua volontà, o impossessa la sua moneta.

E sarai trovato bugiardo. ] Come si scopre che sono tutti i falsari e briganti papisti in questo giorno. Dio ha sempre suscitato coloro che hanno scoperto le loro imposture e rivendicato la purezza e la perfezione delle sacre Scritture.

un Buxtorf., Tiberio.

b Luminoso su Rev., p. 292.

c Giacobbe Revius, Hist. Pontefice, pag. 235.

d Trasformare (pelle) in cuoio facendoli macerare, dopo opportuna preparazione, in una soluzione di allume e sale; il prodotto è bianco e flessibile, ed è noto come allume, bianco o pelle ungherese.

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