Salmi 46:1 «Al capo dei musici de' figliuoli di Core, Cantico sopra Alamoth. » Dio [è] il nostro rifugio e la nostra forza, un aiuto molto presente nelle difficoltà.

Su Alamoth ] cioè Sui Virginali. Le vergini con la loro melodia acuta, 1 Cronache 15:20 , usavano (similmente) cantare questo salmo trionfante e suonarlo sullo strumento; e i loro cuori erano alquanto adatti a questo. L'uomo di penna che alcuni ritengono sia stato Davide, in occasione di quelle notevoli vittorie, 2 Samuele 8:1,14 ; altri, Salomone, perché le vergini cantino e suonino alle sue nozze, Sal Cantico dei Cantici 1:2 ; altri, Isaia, o al rovesciamento di quei due re, Rezin e Pekah, 2Re 16:5 Isaia 7:8 , conferiscono Giudici 5:11, oppure dopo l'uccisione dell'esercito di Sennacherib da parte di un angelo; allora la vergine figliuola di Sion (molto più di prima) lo disprezzava, e lo rideva con disprezzo; la figlia di Gerusalemme, scosse il capo verso di lui, Isaia 37:22 , e cantò come segue:

ver. 1. Dio è il nostro rifugio e la nostra forza ] Deus nobis est receptus, et robur (Tremel.). Tutte le creature, quando sono in pericolo, corrono ai loro rifugi, Pro 30:26 Sal 104:18 Pro 18:11 Dan 4:10-11 Giudici 9:50,51 . Così fanno i santi a Dio Onnipotente, per la salvaguardia delle loro persone, come qui, e Isaia 25:4 . Lutero, quando era in grande afflizione, soleva invocare questo salmo, dicendo: Cantiamo insieme il quarantaseiesimo salmo; e poi lascia che il diavolo faccia del suo peggio.

Un aiuto molto presente nei guai ] Oppure, abbiamo trovato abbondantemente in lui un aiuto nelle tribolazioni (Joh. Manlii loc. com.). Dio, poiché non è lontano dal suo popolo in un tale momento, così non ha bisogno di molte suppliche; ma quando siamo più vicini al pericolo, lui è il più vicino a consegnare, come nel complotto della polvere da sparo impedito otto o nove ore prima che avrebbe dovuto essere agito; si cantavano messe a Roma per farla prosperare; ma nessuna preghiera particolarmente fatta in Inghilterra per la prevenzione, né poteva esserlo. Qui Dio era, se mai, auxilium praesentissimum.

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