Questa testimonianza è vera. Perciò rimproverali aspramente, affinché siano sani nella fede;

ver. 13. Rimproverali aspramente ] Gr. αποτομως, tagliente, preciso, rigido, severo e al vivo. Una metafora dei chirurghi, che non devono avere il cuore tenero, dice Celso, ma strappano la carne morta, Ne pars sincera trahatur. Tuttavia, questa è una buona regola data da un divino divino, che sebbene ci debba essere un po' di calore in un rimprovero, tuttavia non deve essere bollente.

Parole di insulto e disonore, bruciano, per così dire. Ma parole che tendono a smuovere la coscienza alla debita considerazione dell'errore o del male rimproverato, sono debitamente calde, e tendono a far funzionare più benevolmente la medicina. Evangelizatum non maledictum missus es, disse Oecolampadins a Farellus: laudo zelum, mode non desideretur mansuetudo. Vinum et oleum in tempore suo infundendum. Evangelistam non tyrannicum legislatorem praestes.

Sei mandato a predicare, non a inveire. Raccomando il tuo zelo, perché sia ​​mescolato alla mansuetudine. Il vino deve essere versato un momento nelle ferite degli uomini e un altro oliato. Devi mostrarti un predicatore pacifico, non un legislatore tirannico. (Oecolamp. Ep. ad Gul. Farel.) Rimprovera, esorta, con ogni pazienza, dice Paolo a Timoteo, 2 Timoteo 4:2 .

Timoteo, dicono, era un po' aspro e aspro nei suoi rimproveri; ed è perciò esortato alla pazienza e alla mansuetudine. Tito era gentile e di indole mite; ed è quindi spronato all'acutezza e alla severità. Anche i Cretesi erano (forse) un popolo peggiore degli Efesini, e dovevano quindi essere trattati con maggiore difficoltà. Si ricordi sempre che le questioni di attualità devono essere trattate con saggezza, ma allo stesso tempo seriamente.

Raccontare agli uomini malvagi i loro peccati così dolcemente come Eli fece con i suoi figli, o rimproverarli così gentilmente come Giosafat fece ad Acab ("Non lo dica il re"), di solito fa tanto male quanto bene; come una debole dose in fisica, eccita gli umori, ma non li purifica.

a Chirurgos misericordes esse non oportet.

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