26 Anche punire i giusti non è bene, colpire i principi per equità.

      Nelle divergenze che accadono tra magistrati e sudditi, e tali divergenze sorgono spesso, 1. I magistrati provvedano a non punire mai i giusti, che non siano in alcun caso terrore alle opere buone, poiché ciò è abusare del loro potere e tradire quella grande fiducia che è riposta in loro. Non è buono, cioè è una cosa molto malvagia, e finirà male, qualunque fine possano mirare in essa.

Quando i principi diventeranno tiranni e persecutori, i loro troni non saranno né facili né saldi. 2. I sudditi provvedano a non rimproverare al governo di fare il suo dovere, perché è cosa malvagia colpire i principi per equità, diffamando la loro amministrazione o con qualsiasi segreto tentativo contro di loro di colpirli, come le dieci tribù che si ribellarono rifletterono su Salomone per aver imposto le tasse necessarie.

Alcuni lo leggono, né per colpire gli ingenui per equità. I magistrati devono badare che nessuno soffra sotto di loro per aver fatto il bene; né i genitori devono provocare all'ira i figli con ingiusti rimproveri.

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