La tradizione locale colloca il luogo del sacrificio di Elia, non sul punto più alto della montagna (1.728 piedi), ma all'estremità sud-orientale (1.600 piedi) del crinale, dove un rudere informe, composto da grandi pietre squadrate, e in piedi tra fitti cespugli di querce nane, nelle immediate vicinanze di una sorgente perenne, è noto agli arabi come "El-Maharrakah", "l'incendio" o "il sacrificio". Tutte le circostanze della località lo adattano alla scena della gara.

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